Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

I Essere socialisti è difficile · funzione di guida e di direzione politica che da Basso è stata sempre attribuita al partito, co,me avanguardia rivoluzionaria. Per mio conto, il ·discorso an1drebbe rovesciato. L'obbiettivo di un p·artito socialista che opera in una società come la nostra è quello di a1 llentare al massimo, e possibilmente di eliminare, ogni forma di condizionamento dell'uo'mo. Ma per far questo, è necessario, a mio avviso, controllare le leve di .direzione del processo di sviluppo, e quindi operare a livello del p•otere statale. Un'azione di minoranza, dal basso, non può essere che insufficiente; e un'azione di massa, intesa sempre come « iniziativa antagonistica » contro l'integrazione, appare oggi utopistica. Una volta sta,bilito, -dunque, che la_rivoluzione socialista non -può essere concepita né come allargamento -dell'area sovietica né come insurrezione_~ ma come un processo continuo, diretto a incidere sulle strutture sociali e sui rapporti di potere, a me sembra che il discorso di Basso non dovrebbe escludere - come invece esclude - l'azione di governo. Non che una conclusione del gen·ere, da parte di Basso, modificherebbe la politica del PSIUP, nel quale egli oggi appare isolato, stretto come è tra un apparato stalinista, .da una parte, e grup,pi filo-cinesi, castristi, anarchici o semplicemente confusionari, dal1 'al tra 7 • * * * Le posizioni del PSIUP non sono soltanto velleitarie e contraddittorie sul piano delle impostazioni ideolo·giche, sono anche p·ericolose sul piano delle scelte politiche; pericolose anche e soprattutto per la sinistra, intendo. Libertini ha un bell'ironizzare sulla tesi seco11do la quale « il bambino deve bere la purga socialde·mocratica, se no viene l'uomo nero ». Resta il fatto che l'infantilismo estremistico - quello che Lenin chiamava « l'avventurismo» - costituisce la premessa per uno slittamento a destra che può portare, in .determinate circostanze, anche all'« uomo ne·ro », anche al fascismo. Gli avvenimenti francesi del maggio '68 sono significativi 7 Mi piace riportare qui le parole con le quali Basso definiva, ne Il Principe senza scettro (Feltrinelli 1958), l'essenza della democrazia: « I.I senso prezioso delle autonomie, la funzione democratica dei grandi partiti politici, l'alto significato dello Stato di diritto, il rispetto socratico dovuto alle istituzioni repubblicane e la garanzia connessa al loro regolare funzionamento, l'esigenza di uno stretto legame tra riforme sociali e democrazia, e, soprattutto, l'esigenza del pieno impiego e della sicurezza sociale come fondamento di una convivenza civile. Infine, forse il valore più alto di tutti [ ... ] la coscienza di che cosa significhi essere cittadino sovrano di uno Stato de~cc:-:1tico ... ,,. 23 Bibliotecaginobianco

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