I Essere socialisti è difficile i g_uali poi si su,d-divido,no in una trentina di gruppi (e ricordiamo che « l'Esp-resso » scriveva queste cose prima della scissione, ultima in ordine di te·mp·o, verificatasi in seno al Partito comunista d'Italia marxista-leninista, che ha visto la contemporanea pubblicazione, a Livorno e a Firenze, di due numeri - con la stessa data, ma con direttori diversi - dell'organo ufficiale del partito, la « Nuova unità » ). Non è dunque chiaro in qual modo la lotta del movim·ento studentesco si possa sal.dare, in una strategia unitaria, con la lotta de}I,a classe oper.aia. D'altronde, questa difficoltà è stata messa in rilievo proprio· da un delegato al Congresso del P'SIUP, un operaio della Pirelli, il quale ha denunciato come negativa l'interferenza di un ·gruppo -di studenti nell'agitazione portata avanti -dai lavoratori ,dell'industria milanese: « le lotte », egli ha detto, « non s'inventano». Di p·assata, osserverò come m1 olto ci sarebbe da dire sulla espressione « classe stude,ntesca », o sull'altra espressione, non meno discutibile, del,Ia « gioventù come classe ». Che i giovani negli Stati Uniti costituiscano il nuo,vo proletariato, dando il cambio alla classe operaia ormai integrata, è stato sostenuto in base alla considerazione che al -giorno -d'oggi le due principali industrie degli Stati U;niti sono la difesa e l'istruzione 3 • Valida o n1eno ,che· sia, questa tesi non può e-erto applicarsi alla situazione italiana. E poi, se la definizione -di « classe» dipendesse esclusivamente dall'oggettiva situazione di dipen-denza e di sfruttamento di un determinato gruppo umano da p·arte di un altro grup·po, dovremmo parlare delle donne dome di una « classe »; ta·nto più che - rispetto alla co·ndizio,ne giovanile -, la condizione ,di donna ha la caratteristica di costi-- tuire un dato permanente. Quanto ai negri - che pure vengono spesso citati, e lo si è fatto anche al Congresso del PSIUP, come combattenti per la cat1sa del Slocialismo - c'è da osservare che gli obbiettivi della loro lotta non coincidono necessariamente con gli ob·biettivi socialisti. Del resto, circa la possibile unità d'azione tra rivoluzionari negri e p-roletariato europeo (non ,dirò americano, perché è sin troppo noto che gli operai americani bianchi so•no tra i più risoluti avversari della emancipazione· negra), uno tra i più notevoli studiosi del m·ovimento negro, James Boggs, scrive 4 che la rivoluzione negra mondiale si inserisce « in una rivolta mondiale contro 3 J. e M. RowNTREE, La gi,oventù co1ne classe, « Problemi del socialismo», marzoaprile 1968. 4 J. BOGGs, Lotta di classe e razzismo, Laterza, 1968. 17 Bibiiotecaginobianco
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