' ' I pescatori del Delta padano l'umidità, che rimane sempre il peggior inconveniente delle abitazioni di tutta la zona: anche di quelle di più recente costruzio,ne. Sono prive di acqua corrente, di servizi igienici, di elettricità: per l'illuminazione della cucina viene usato normalmente il gas liquido, che serve contemporaneamente per preparare i pasti, e per quella delle camere da letto (le case sono a due piani e accolgono nel secondo le camere da letto) si usano ancora il petrolio e le candele. Le borgate non sono, servite da acquedotto, ad eccezione del Villaggio delle Rose di Scardovari, fornito di acq·ua non potabile da un piccolo impianto che attinge l'acqua in Po (secondo il censimento del 1961, nell'intero comune ·di Porto T'olle - che si stende su un territorio di circa 21.000 ettari, e che aveva a quella data una popolazione di 13.854 abitanti - soltanto 50 abitazioni erano fornite di acqua potabile di acquedotto all'interno e 29 potevano 11sufruire di questo servizio al1' esterno; 621 erano fo1 rnite di pozzo: complessivamente soltanto il 24,7%) 13 • Il 13 novembre 1954, nell'ambito d_ei lavori di competenza dell'Ente di riforma agraria, il Ministero dei Lavori Pubblici autorizzò il finanziamento per la costruzione di un grande acquedotto che portas-se buona acqua potabile nei comuni di Cavarzere, Adria, Corbola, Ariano, Rosolina, Loreo, Donada, Contarina, Taglio di Po, Porto Talle, servendo un territorio ·di circa 100.000 ettari (81.000 dei quali interni al con1prensorio di riforma agraria) con una po1 polazione di 150.000 abitanti. Il costo dell'opera venne calcolato intorno· ai tre miliardi e mezzo. Nel 1964 vennero raggiunti i cap,oluo.ghi dei comuni consorziati (a Porto Talle però l'acqua dell'acquedotto è imbevibile), ma non le borgate rurali e pescherecce, che avrebbero· dovuto essere servite da acquedotti rurali (al cui costo avrebbero contribuito il Ministero dell'Agricoltura e Foreste, con un importo pari all'84%, e Comuni interessati per il residuo 16%). Finora il lavoro non è stato portato a termine e la popolazione delle borgate continua ad es1sere rifornita dalle autobotti cl1e fanno servizio saltuariamente per la zo,na Scardovari-Bo11elli e per l'isola di Ca'Venier, attingendo dall'acquedotto di Polesine Camerini, e per la zona di Santa Giulia prelevando l'acqua a Scoette. Per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico di Gora, l'acquedotto, costruito dall'Ente di rifo·rma tra il 1953 e il 1954, fu portato fino all'entrata del paese: le diramazioni sono state fatte dagli stessi abitanti, consorziatisi, i quali gra.dualmente han110 anche scavato le fogna13 Istituto Centrale di Statistica, X censimento generale della popolazi'one al 15 ottobre 1961, vol. III; Dati sommari per comune, fase. XXIX (,provincia di Rovigo), Roma 1964. · 125 Bibiiot.ecaginobianco
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