Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

Francesca Borin in borgate lontane dal mare, o comunque difficilmente rag.giungi.bili ogni giorno dal luo,go, scelto per la pesca (si trattava di pescatori residenti a Donada e a Co.ntarina) - che preferivano restare per tutto, il periodo dL'lla pesca in prossimità del mare, anche se: in condizioni di estremo disagio. Alla foce del Po di Pila, sullo scanno Boa, sorgeva un gruppo di 5 o, 6 casoni; altri 3 erano su uno scanno di fro11te all'isola di Polesine Camerini; pochi altri presso il faro di Punta Maistra, costruiti questi con tavo,le di legno, co-me quelli che ospitano pescatori di Contarina a Porto Levante. L'indice di affollamento delle odierne abitazioni in muratura dei pescatori, secor1do le mie rilevazioni, è di 1,2 persone in media per vano (1,5 persone nelle borgate di Porto Talle e a Contarina; 1,2 a Donada; 1 a Porto Levante - la borgata interessata dalla più forte emigrazione, che ha ridotto gli abitanti di 44,7% tra il 1951 e il 1961 -; 1,1 persone per vano a Gora). Nonostante il basso indice di affollamento delle abitazioni, le condizioni igieniche di gran parte di esse sono ancora affatto insoddisfacenti: la maggior parte delle abitazioni di Bonelli, ad esempio, è costituita da vecchie case basse, tutte in filo lungo l'argine destro del Po delle Talle, sotto il livello del fiume. Gli abitanti non sono invogliati a migliorarle, poiché le case so,no di proprietà dell'azienda agricola che occupa la parte meridionale della penisola di più recente formazione, che chiude a est la sacca di Scardo,vari, fra la borgata di Fornaci (poco a sud di Scardovari) e la foce del Po. Le abitazioni miglio,ri sono in questa borgata le due costruite dall'Istituto· Nazionale Assicurazioni e le tre costruite dall'Ente Autonomo Case Popolari dopo l'alluvione del 1951. La maggior parte dei pescatori di Scardovari vive nel Villaggio delle , Rose, costruito negli anni 1951-52 dal Genio Civile di Rovigo e costituito da case a un unico piano terra, che ospitano un'unica famiglia; ciascuna casa è circondata da un cortile su cui quasi tutti gli abitanti hanno costruito, per integrare i primitivi 2 o 3 vani, un'altra stanza o un magazzino o uno stanzino per servizi igienici. Il villaggio dei pescatori di Pila è invece costituito da quattro case a due piani, divise ciascuna in 6 appartamenti composti di 3 locali ( alcune famiglie occupano anche l'appartamento vicino quando esso è rimasto libero dopo l'emigrazio-ne dei primi occupanti). Intorno a queste case non esiste altra terra che quella sistemata a cortile, occupata quasi sempre da piccoli casoni che ormai servono soltanto. come magazzino o pollaio. Dal punto di vista igienico--sanitario, sono in pessime con·dizioni le abitazioni di Porto Levante, tutte di proprietà di un unico vallicoltore non residente nel villaggio, il quale si disinteressa completamente della manutenzione. Molte hanno· ancora il pavimento di pietra corrosa dal124 .... Bibiiotecaginobianco

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