Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

' I I pescatori del Delta padano pesca per ciascun pescatore residente nelle borgate indicate, prendendo come anno campione il 1965, cioè l'ultimo anno di attività normale per tutti i mercati della zona (l'attività del mercato di Scardovari è stata interrotta, dal novembre 1966 al maggio 1967, dall'alluvione dell'isola della Donzella, che si è riperco 1 ssa sull'attività peschereccia e commerciale di tutte le borgate deltizie). NeJ 1965, dunque, presso il mercato ittico di Scardovari fu venduto pesce per 231.519.970 lire, da cui si deve togliere il 10% di trattenute (il 6,25% per l'assistenza mutualistica e per l'assicurazione obbligatoria; il 3,75% per le spese di mercato) che il pescatore lascia irnmediatamen,te, appena porta il suo pesce al mercato. Se il mercato fosse aperto ai soli ·soci della cooperativa - 136 nell'anno considerato• - il reddito medio annuo derivato dalla sola pesca sarebbe facilmente calcolabile: 1.685.330 lire per ogni socio, cioè per ogni pescatore di professione di età superiore ai 21 anni, in ge11ere già in possesso di una propria barca. Ma poiché sono ammessi al mercato anche i pescatori no11 iscritti (quelli che 110n hanno a11cora compiuto 21 anni e gli iscritti ad altra cooperativa), come pure quei pescatori stagionali che approfittano delle stasi dei lavori agricoli per dedicarsi all'attività peschereccia, il reddito inedia annuo è da considerarsi senz'altro inferiore, anche tenendo conto del fatto che i 24 pescatori residenti a Santa Giulia e iscritti alla cooperativa di Scardovari preferiscono vendere al mercato di Goro, non soltanto perché è più facilmente raggiungibile, ma soprattuto perché questi pescatori portano al mercato in genere anguille, che al mercato di Gora vengo·no ve11dute a un prezzo più alto che a Scardovari. · Il reddito indicato deve poi essere decurtato dei costi di manutenzio11e della barca e delle reti, che sono, proporzionalmente al capitale, abbastanza alti, n1a anche questi difficilmente calcolabili. A proposito di queste spese il pescatore parla ancora di fortuna: soprattutto pericoloso per le reti è il periodo della ferma che, come 110 già detto, decide il reddito annuo, poiché è facile che le reti, piantate a fior d'acqua, vengano strappate da barche di passaggio o da improvvise mareggiate. Co.. munque, i pescatori che ho interrogato mi hanno dato cifre variabilissime per la manutenzione e il rinnovo delle attrezzature: da un minimo di 30.000 lire a estremi di mezzo milione l'anno. In media, però, le loro indicazioni oscillano da 100 a 150.00 lire, a cui si aggiunge la spesa giornaliera per il carburante, distribuito a condizioni vantaggiose - 18 lire al chilo - dalle cooperative. Per le stesse ragioni, e anche perché al mercato di Pila giunge parte del pescato degli stagionali che risiedono per il periodo della pesca - 8 o 9 mesi all'anno) - nei casoni e nelle altre case di fo,rtuna situate 119 Bibliot~caginobianco

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