Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

r'rancesca Borin L'attività delle cooperative pescherecce, in effetti, è un elenco di programmi messi in discussione e non realizzati. La creazione di banchi di vendita, ai quali far affluire direttamente dalle cooperative le qualità di pesce di n1aggior consumo popolare, venne pr~disposta nel 1938 1na rimase inattuata 5 ; il collocamer1to del pescato nei grandi mercati cittadini all'ingrosso è stato tentato a varie riprese sia dalla cooperativa di Scar-dovari che da quella di Goro, ma non ha ottenuto alcun risultato se non la scissione della cooperativa di Go~o; la gestione Ji una fabbrica di pesce marinato non viene neppure discussa a causa della mancanza di fo,ndi, che impedisce anche la formazione di un'attrezzatura per la co·nservazio 1 ne del pesce invenduto. È il commerciante, quindi, che stabil 1isce il prezzo di vendita del pesce; prezzo variabile di giorno in giorno e spesso di ora in ora, senza alcuna garanzia per il pescatore. Per questa impossibilità di intervento il pescatore preferisce .disinteressarsi del suo pesce no,i1 appena scende dalla barca; affida tutto il bilancio 1 domestico alla moglie; egli si limita a uscire in mare, a pescare. Il resto del tempo lo, passa al raddo,bbo della barca e delle reti, e all'osteria a giocare a carte o a discutere del campionato di calcio: la cosa nuova che ha portato la televisione e che lo differenzia dai pescato,ri di cui parlava il Levi Morenos nel suo intervento al congresso del 1899. Sempre a proposito .dei programmi falliti delle cooperative, un articolo, dello statuto della cooperativa di Donada afferma che parte integrante del programma della cooperativa stessa è i,l compito di « curare il miglioramento intellettuale, morale ed economico dei pro·pri soci pescatori e delle loro famiglie ed allo scopo istituire e gestire spacci di generi alimentari, di articol 1i di abbigliamento ed arredamento, ecc.; promuover,e l'insegnamento peschereccio anche con scuole e circoli di istruzione; istituire circoli di ricreazione e compiere altresì tutte quelle iniziative atte ad o,ttenere il benessere dei soci e delle lo-ro famiglie » 6 • Nessuna di queste iniziative però è stata sviluppata, se non quella, poco ambiziosa, di procurar .!'·assistenza mutualistica, di distribuire gli eventuali contributi stanziati dal Ministero della Mariina IVlercantile in se .. guito ad alluvioni o mareggiate, di curare la concessione delle zo,ne di pesca delle anguille durante il periodo -della ferma, di gestire i mercati. La cooperativa si riserva dunque una funzione puramente burocratica. 5 A questo punto del programma dava particolare importanza un articolo di T_.. BARUFFALDI, Attività della Cooperativa pescatori per l'incremento della produzione ittica, edito nel 1939' in « Rapporto delle forze produttive del Polesine », rivista della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Rovigo. 6 Statuto della Cooperativa Pescatori di Donada, dattiloscritto, 1955. 116 Bibiiotecaginobianco

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