Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

' I Recensioni per salvare quella compenetrazione fra individuo e società, fra cronaca e storia che si vuole a tutti i costi ritrovare nel suo nucleo d'ispirazione. Ma crediamo di interpretare più da vicino le intenzioni dell'autore tralasciando ogni osservazione astratta sui contenuti del romanzo ed esaminando il rapporto esistente ne L'airone fra materia e forma del narrare. Una delle costanti mire di Bassani è infatti quella da adottare uno stile eh.e nasca « dall'interno» e si identifichi con il tema, rispecchiandone i motivi essenziali. Ora, dal punto di vis1 ta formale, il romanzo sembrerebbe portare alle estreme conseguenze la tendenza all'oggettivismo già presente in Dietro la porta, nel quale i toni elegiaci e i vagabondaggi nei labirinti della memoria, caratteristici dei primi racconti, cedevano il posto ad una forma arida e cruda e ad una rievocazione in chiave di shock e di analisi spietata, tendente a distruggere ogni possibile illusione. E l'uso introdotto ne L'airone della terza persona, che fa assumere al racconto una dimensione più distaccata e più rigidamente documentaria, potrebbe costituire un'ulteriore prova di questa evoluzione. Ma in realtà anche l'ultimo romanzo resta legato ,per molti aspetti all'intimi 1smo della pri,ma maniera, e da questa fusione di toni risulta uno stile composto, equidistante dai procedimenti del naturalismo e da quelli del simbolismo, stile che particolarmente si presta a rappresentare lo stato d'animo contraddittorio del p·rotagonista. Nel momento stesso in cui lo scrittore conquista il distacco dalle cose, e le guarda come il suo eroe con -lucida freddezza, quasi fossero poste sotto vetro, egli non le vede come altro da sé, ma continua a caricarle di significati simbolici, di oscuri valo1ri allusivi; perciò molti degli oggetti e dei luoghi che vivono intorno ad Bdgardo Limentani (l'arredo tetro e quasi funerario della sua casa, l'albergo del Bellagamba, con i suoi meandri, le sue sale fumose) divengono segni premonitori dell'incontro con la morte che lo attende; e anche gli aspetti del paesaggio (i rami che oscillano oltre il muro di cinta del giardino, il grigiore della palude dove Limentani affonda durante la partita di caccia) assumono un significato minaccio,so, creando nel suo subcosciente uno stato di tensione e di disagio. Per sua esplicita dichiarazio,ne, l'autore ha voluto fare di o,gni suo romanzo, oltre che un'opera narrativa, anche un saggio di carattere co,ntestativo su una particolare maniera di narrare; e L'airone si richiama ad una particolare tecnica stilistica, quella della letteratura dello sguardo, con questa sostanziale differenza, che i voyeurs descrivono gli ogget,ti colla sensibilità distaccata di chi è in preda ad una malattia mortale e ormai quasi fuori della vita; mentre Bassa.ni, malgrado tutto, continua a sentire se stesso e il suo personaggio al centro della realtà. Solo apparentemente, dunque, lo scrittore abbandona Edgardo Limentani al destino che lo insegue, ma in realtà lo accom.pagna con pietà inespressa nel suo lungo girovagare, fino ad identificarsi colla morte stessa che lo tallona, per riconsegnarlo finalmente alla giusta prospettiva delle cose. · MARISA CÀSSOLA 99 Bibliotecaginobianco

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