I I Giornale a più vocì competenze e le funzioni relative al controllo sanitario e~ all'assolvimento degl! oneri fiscali delle carni fresche importate da altri comuni e dall'estero per il mercato p,artenopeo. Sono quelle stesse forze che, paradossalmente, nel '63 (era al governo della città 1 la Giunta d.c. monocolo 1 re Palmieri) sollecitarono tale delibera in quanto, attraverso l'Unaem, avevano in pratica il n1onopolio delle carni e co·ntrolilavano le maestranze del Macello; tale « egemonia»· consentiva agli o.peratori privati di svolgere tutte le operazioni di macellazione, di carico e scarico delle carni senza assolvere ad obblighi di legge, con costi minimi e riuscendo a trasferire sui consumatori oltre due miliardi l'anno di contributi non previsti che essi versavano allo· sportello bancario del Macello, in favore dell'Unaem, dell'Erit e di altre organizzazioni. Questi contributi sono stati sop·pressi dall'Amministrazio,ne di centrosinistra a partire dal settembre 1966. Intanto l'Unaem veniva sciolta dal suo presidente, il consigliere democristiano (ex laurino) Vincenzo Cito; al suo posto è stato creato « un mercato libero delle carni» (Cem) le cui prospettive di affari verrebbero pressoché annullate con l'attuazione della deliibera 1963 almeno per due motivi: prima di tutto perché sarebbe istituzionalizzato· il passaggio delle carni foranee per lo stabilimento di Via Nuova Poggioreale - e l'attività d,ei macelli industriali verrebb·e così ampiamente ridimensjonata -; poi perché un. rilancio massiccio ·del pubblico servizio co·mporterebbe, a breve scadenza, la municipalizzazione d~lle maestranze (in tutto 335 unità tra quelle autorizzate e quelle abusive) togliendo dalle mani dei privati un'altra, cospicua p·ossibilità speculativa. Come si vede, il Macello comunale ha una storia co·mplessa, con aspetti grotteschi come tutte le storie di con,nivenza tra politica e « nuo·va camorra»; alla sua origine stanno problemi insoluti di bonifica dei mercati, sta la decadenza del Comune negli anni delle gestioni la'l1rine e, in tempi meno remoti, la sopravvivenza di metodi clientelari nell'amministrazione degli enti locali. Ma è proprio per questa molteplicità di asp·etti che, da problema tecnico ed economico, esso è diventato oggi un grosso problema politico; e, pertanto, in sede politica va ricercata la forza necessaria per vincere le nuo·ve resistenze e portare a compimento l'azione moralizzatrice da alcuni anni iniziata. ERMANNO CORSI Tre nuovi periodici Nel quadro generale dello sviluppo .del Mezzogiorno d'Italia, la pubblicistica ha certo un importante ruolo da svolgere. È per questo che salutiamo con vivo compiacimento la nascita, in questo gennaio, di ben tre periodici che intendono dibattere i problemi del Sud, sia pure, si capisce, a livelli 67 s~bli~tecaginobianco
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