.. Antonino De Arcangelis pregiato non potrebbe essere venduto in Italia a prezzo competitivo. Ci sembra tuttavia significativo• il fatto. ohe la casa americana abbia ritenuto necessario, contrariamente a quanto· hanno• fatt9 i produttori italiani, di denunziare chiaramente nel titolo del singolo prodotto la presenza di altre sostanze, oltre quelle proteiche di provenienza animale. *** Nel 1965 il Ministero della Sanità, vista la insufficienza della legge 1953, ha invitato le varie aziende produttrici di omogeneizzati a rispettare talune norme, fra le quali particoJarmente interessante è quella che stabilisce che « nei prodotti omogen,eizzati che vengono m-essi in commercio con una denominazione riferentesi ad un solo ingrediente, la quantità di tale ingrediente, allo stato fresco, impiegata per ottenere parti cento di prodotto finito, non deve essere inferiore a parti cinquanta » ( !). Tale raccomandazione ministeriale spiega sufficientemente il motivo della diversa composizione ~ del ·diverso valore nu1 tritivo degli omogeneizzati italiani; e spieg:a anche come sia stato possibile, ·da parte del1 le industrie del settore,. raggiungere alti livelli di esp:ansione con una produzione annua che - secondo « Quattrosoldi » - ha raggiunto i cento milioni di vasetti; difatti il consumatore italiano n~n ha mezzi sufficienti per comprendere fino a che. punto sia scarso, da p·arte delle industrie stesse, il rispetto· del termine di omogeneità al quale egli si affida. È vero che nella stessa lettera inviata ai produttori nel 1965 il Ministero della Sanità precisava che sull'etichetta deve risultare la co·mposizione centesimale del prodotto, sufficiente a svelare 1e irrego}arità della comp·osizione; ma è anche vero c:qe tale composizione risulta costantemente stampata in caratteri minutissimi, praticamente illeggibili, ai .margini dell'etichetta; e d'altronde la cultura dietologica dell'italiano medio non è tale da consentirgli . . di ·dedurire da quelle cifre il fatto che la miscela contiene in realtà soltanto il 51 % -del prodotto ufficialmente dichiarato. S-arebbe ,stato, ci sembra, più semplice ed efficace imporre la stampa, a caratteri ben leggibili, al centro dell'etichetta, -del1lapercentuale del prodotto naturale utilizzato ed impropriamente dichiarato come unico componente. Il fenomeno segnalato determina infine ·un grave danno economico per l'acquirente italiano, poiché, a conti fatti, egli paga un vasetto di omogeneizzato ad un prezzo oscillante dalle 2200 alle 3600 lire il chilogram.mo; ciò equivale a dire - tenendo conto della percentuale reale del prodotto dichiarato, che ap.pena supera il 50% - che quell'acquirente p,aga in realtà la carne ad un prezzo oscillante dalle 4000 alle 6000 lire, ovvero che paga ad un prezzo di 2200-3600 lire prodotti vegetali (quali farine di cereali, fecole, semole, ecc.) di cui il bambino in divezzamento non ha ·ulteriore bisogno poiché gli vengono abitualmente forniti, a prezzo molto ridotto, sotto forma di biscotti, farinacei _e_ minestrine in genere. 62 ' I , Bibliotecaginobianco
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