Nord e Sud - anno XV - n. 98 - febbraio 1968

I Giornale a più voci tazioni sull'industrializzazione, rispondenti ad t1na « giusta » concezione, a quelle sull'incentivazione o· sulla stessa politica di concentrazione. Almeno se è aricora valido quanto sostenuto, a prop·osito del « Piano di Coordinamento degli Interventi Pubblici n·el Mezzogiorno», da Gerardo Chiaromonte su « Critica Marxista» in un articolo del 1966, alla cui autorevolezza ha, talora, rinviato lo stesso Amendola. In quell'articolo, nel quale si ri(Jì.niva il « Piano di Coordinamento degli Interventi Pubblici nel Mezzogio!no » con1e « un'elaborazione tecnica senza dubbio di notevole livello·» e come « un'affermazione di intenzioni che, in parte, e p-er alcuni settori, si possono condividere, sulle prospettive che dovrebbe avere una politica meridionalista » l'on. Chiaromonte, infatti, asseriva, per quanto riguardava la parte industriale, che nel « Piano di coordin·amento » sin dalle « indicazioni generali vengo-no sviluppati alcuni concetti giusti » dai quali gli sembrava che si potesse dedurre una « giusta » impostazione dell'industrializzazione meridionale, « ancorata a due esigenze di fondo: quella dell'utilizzazione piena -e della valorizzazione delle risorse locali e l'altra di componente essenziale dello sviluppo e dell'ammodernamento industriale su scala nazionale». Chiaromonte aggiungeva pure che erano da « condividersi, in linea di massima, le affermazioni circa l'integrazione industria-agricoltura e circa il carattere innovativo dell'industrializzaz~one », e specificava inoltre che « il discorso sulla localizzazione no1 n è privo d'interesse» e che « positivo sembra il discorso sugli incentivi ». La conclusione cui infine approdava l'articolo di Chiaromonte era questa: « una politica di localizzazione esige scelte, anche di localizzazione, che non è possibile eludere e che non abbiamo mai disconosciuto. Una certa concentrazio·ne degli sforzi è senza dubbio necessaria e opportuna: non è questo concetto che abbian10 mes·so e mettiamo in discussione. Si tratta di vedere la misura, gli indirizzi e i contenuti di questa concentrazione ... Non una ciminiera per ogni campanile, né il rifiuto assurdo a spostamenti programmatici di p·opolazione ». Ma vediamo se si può ravvisare, dai verbali della seduta ·parlamentare del 19 dicembre, una maggiore aderenza ai problemi attuali del dibattito meridionalista negli altri interventi dell'opposizione. Il PSIUP, se riconosce, attraverso l'intervento dell'on. Ivano Curti, le modifiche intervenute nell'assetto tradizionale del Mezzogiorno - « nel corso· degli ultimi quindici anni nel Mezzogiorno c'è stato un·o sviluppo globale mediamente superiore a quello del passato» - e se ammette, attraverso l'intervento dell'on. Vincenzo Gatto, che le condizioni generali dell'economia del paese sqno meno favorevoli allo sviluppo del Mezzogiorno - « l'accentuazione di un potenziàmento dell'economia industriale del Nord era il presupposto di un'ulteriore drammatizzazione della situazione meridionale» - non sa però suggerire una politica alter- ~ativ·a che vada al di là delle enunciazioni di principio: « noi affermiamo che una politica di sviluppo economico sostanzialmente guidata dalla sola logica del profitto no,n può consentire una ripresa ed uno sviluppo equilibrato 1 della produzione, del reddito e dell'occupazio 1 ne nel Mezzogiorno d~l nostro paese» (Curti); « noi ribadiamo la necessità di un mutamento di fondo 51 B.■ blio, ecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==