I Note della R(!.dazione Accertato che il problema può essere risolto median.te una modifica integrativa del rego,Za1nento parlan,ie·ntare - e non sembrano fondati i dubbi dell'on. Ferri circa una presunta « prassi costituzionale fin qui seguita» - resta da considerare se non si potrebbe seguire an.che la seconda strada indicata da Capurso, e cioè l'accordo fra tiLtti i gruppi parlamentari di dar vita ad una consuetudine diversa. È vero che l'interesse di partito potrebbe prevalere facilmente sulla considerazione di una migliore funzionalità del Parlamento. Ma è pur vero che le reazio·ni alla proposta di abrogazio-11edella regola della decadenza sono state estre1namente positive; ed anche autorevoli esponenti dell'opposizione, abbiamo visto, hanno riconosciuto l'assurdità di una legislatura che debba sen1pre · « ripartire da zero ». La quarta legislatura sta per finire, e non si può dire abbia svolto per intero l'azione riformatrice che si era sperato potesse svolgere. Una chiara soluzione per un problema che è senza dubbio fondamentale per l'esercizio completo della potestà legislativa, rappresenterebbe itn sintomo incoraggiante ed una speranza per il futuro. Terremoto sul presepe « La natura si è vendicata della storia». Così l' on. Vincenzo· Carollo, Presidente della Regio,ne siciliana, ha definito il terremoto che ha distrutto cinque paesi dell'isola, provocando la morte di ce11tinaia di persone, lasciandone ottantamila prive di tetto, causando danni che, seco-ndo taltlni calcoli, ammonterebbero a 180 miliardi. E lo stesso Carollo ha aggittnto, per meglio chiarire le sue parole: « un secolo di storia meridionalistica italiana ha sulla coscienza una parte di queste disgrazie». Che cosa ha inteso dire il Presidente della .Regione siciliana? Certo non ha voluto insinuare che i terremoti colpiscono esclusivan1ente i paesi afflitti da uno stato di arretratezza economica e civile. Ma quando i paesi afflitti da uno stato di arretratezza economica e civile vengono colpiti da calamità naturali, co,me appunto i terremoti, no·n v'è dubbio che essi scontano pesantemente la propria condizione depressa, pagando un costo infinitamente più alto di qu(!-llostrettamente necessario, e coniunque più alto del costo che irt analoghe circostanze pagherebbero, se avessero percorso per un tratto più lungo la via dello sviluppo. Pensiamo, ad esempio, che cosa sarebbe accaduto a Montevago se Montevago fosse stata situata in un'area eco-no·micamente progredita. Le prime considerazioni che si presentano alla 1nente sono addirittura elementari. Se Montevago fosse stata situata in_u.na zona progredita, le sue case non sareb1 bero state di- tufo, ma di cemento armato; e di conseguenza molte fra esse, se non proprio tutte, avrebbero retto al terribile squassarsi della terra, e 43 · Bibliotecaginobianco
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