Nord e Sud - anno XV - n. 98 - febbraio 1968

NOTE DELLA REDAZIONE La. condanna di Sisifo Bisogna ricorzoscere a Marcello Capurso il n1-erito di aver snllev_ato, pur sul volgere della legislatura, un problema di grande i1nportanza, che, ancora nella brevità del termine concesso, potrebbe essere risolto, dirn.ostrando così l'esistenza di una chiara volontà politica e di uria forte capacità realizzatrice - non soltanto nella maggioranza, ma anche nell'opposiziòrze -, che rappresenterebbe la sorpresa più gradita di questo tormentato scorcio di legislatura. Intendiamo riferirci, è evidente, alla sconcertante situazione· di tutti quei disegni o proposte di legge che - pur esaminati in sede di commissione, o già approvati da itno dei due ra,ni del Parlamerito, ovvero forniti addirittura della seconda approvazione, ma rinviati alla prima Ca.mera per qualche emendamento - vengono a decadere completan1ente, in se_guito allo scio-glimento delle assemblee. - Per avere un'idea più concreta della gravità del pro.blema, è sufficiente ricordare, con Capurso, che questa quarta legislatura vede cadere, per la quarta volta, il disegno di legge per l'iniziativa popolare ed il referendum, disegno presentato all'in!zio di ogni legislatura, e giu11to regolarmente altermine di ogni legislatura senza aver completato l'iter richiesto per la sua approvazione. È facile prevedere che, di questo passo, po·tremo· arrivare alla ventesima legislatura (Sifar permettendo) e ritrovare il disegno di legge per il referendum nel programma del governo riformatore dell'epoca. La regola della decadenza dei progetti di legge che non hanno ultimato l'iter necessario· alla loro, approvazione defin,itiva -- come è ormai noto - non poggia sul dettato costituzionale, né trae vigore da una norma ordinaria, ma ha origine so,ltanto da itna consuetudine creatasi all'inizio dell'attività legislativa repubblicana e andata.- innanzi fino ad oggi, sull'esempio di un'antica prassi britannica ed in armonia con il principio della sovranità popolare: per cui ciascuna legislatura rappresenta un auto,nomo manifestarsi della volontà del corpq elettorale, sicché la legislazio-ne dovrà essere caratterizzata dall'indirizzo politico elaborato dai -rappresentanti appena eletti, e non dai parlamentari già decaduti. · Questo principio, indfscutibiZ-e -sul piano formale, perde gran parte della· sua suggestione quando .viene guardato sotto un profilo più concr.eto, ossia tenendo conto dei problemi sempre più complessi ed estesi no-n risolvibili nel corso di una so.Zalegislatura, e della vera natu.ra della .sovranità popo-lare, che çerto non si esaurisce nella scelta di nuovi legislatori per nuovi indirizzi politici. - In definitiva, non sembra che la regola della decadenza s_iaindispensabile per tutelare il principio della sovranità popolare e quindi della rappresentatività del Parlamento, per diversi ordini di ragioni. 40 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==