Ernesto Mazzetti stradali vanno ulteriormente potenziate (l'ammontare degli investimenti per strade e autostrade ipotizzato dal Piano è di 2.540 miliardi, di cui il 43 % nel Mezzogiorno), ma occorre « evitare. il dirottamento del traffico ferroviario, soprattutto di merci, anche da quelle percorrenze per cui esso appare più idoneo ». Di qui l'esigenza di aumentare la co1 ncorrenzialità delle ferrovie; esigenza che dovrebbe essere soddisfatta dal « piano decennale» ferroviario, il cui obiettivo è il risanamento finanziario (il deficit annuo s'avvicina ai 100 miliardi) e l'ammodernamento tecnico. L'amputazione dei « rami secchi », delle linee, cioè, più deficitarie tra quelle gestite in perdita (raggiungo·noi i 5000 km.), la concen~ trazione degli sforzi sul miglioramento della rete fondamentale, il miglio~ ramento e la specializzazione del materiale rotabile, i collegamenti con la rete stradale e po,rtuale (il Piano prevede 1200 miliardi d'investimenti per impianti ferroviari fissi e mobili), l'efficienza aziendale sono gli strumenti principali per il raggiungimento degli o-biettivi fissati. Nel varare il piano di riorganizzazione dei trasporti che porta il nome del ministro Leber, il governo federale tedesco s'è posto in un·a logica meno settoriale di quella ch'è alla base del « piano decennale» delle ferrovie italiane. No-n è so,lo il risanamento· finanziario dell'azienda ferroviaria oggetto· del piano·, ma anche _ilproblema dell'ingombro, delle strade e della sicurezza del traffico: le misure a favore d'un aumento di concorrenzialità, efficienza ed econo·mia della rotaia s'accompagnano· a misure in favore d'una più equa ripartizione del traffico tra i vari sistemi e, in definitiva, ad una restituzione alla ferrovia di quel che la logica economica (in senso1 lato·, misurabile, cioè, non solo in termini di vantaggio immediato delle categorie interessate ai trasporti, ma anche in sgravi di o·neri ·d'infrastrutt11re per i poteri pubblici) vuole che le sia riservato. Per questo 1 suo carattere, il piano Leber avrà conseguenze economiche immediate sia sul piano interno, sia anche nei confroriti di altri Stati europei. Nella mis11ra in cui tende a scoraggiare i trasporti stradali, il piano nuoce, ad esempio, all'Olanda, per la quale la possibilità di agevoli trasporti internazionali è condizio,ne di equilibrio eco·nomico·. Insieme ai problemi comuni, o comunque simili, i Sei avevano portato, dunque, alla riunione di Bruxelles sulla politica comunitaria dei · trasporti, esigenze particolari: l'Olanda chiedeva garanzie per i suoi trasporti stradali in Germania; la Francia sosteneva il principio che i vettori si sottop_ongano agli oneri fiscali dei paesi in cui transitano; la Germania il principio dell·a partecipazione degli utenti alle spese per le infrastrutture. Alla decisio-ne adottata dal Consiglio· dei ministri dei trasporti si è giunti in quanto essa ha tenuto conto· in notevole misura di queste esigenze; inoltre, non s'è trattato certo d'una decisione tale 28 Bibliotecaginobianco
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