.. I L'Europa e le sue "porte d'oro,, di Er11esto Mazzetti 1. Una settimana prima dell'agitata riunione dei ministri degli Esteri della CEE, dalla quale doveva sortire il « veto » esplicito della Francia all'ingresso· della Gran Bretagna, nella stessa Bruxelles s'era giunti ad una décisione per avviare una politica europea dei trasporti. Ed è senza dubbio singolare che i primi passi concreti sulla via d'una azione comunitaria nel setto,re in cui, forse, tra q_uelli presi in considerazione dal Trattato di Roma, di passi innanzi negli ultin1i anni se ne sono fatti di meno, venissero compiuti proprio alla vigilia di una crisi che rischia di compromettere l'ulteriore progresso della CEE o, comunque, di rallentarlo di molto. Stilando un rapido bilancio di previsione delle ripercussioni negative che la « giornata nera» del 20 dicembre deter1ninerà sull'attività comunitaria, « Mondo Economico » 1 ha argo·mentato co11 accettabile buon senso· che è assai improbabile una paralisi del Mercato Comune come reazione dei « Ci11que » all'atteggiamento del sesto p·artner, la Francia. L'arresto, o addirittura la disintegrazione d'un meccanismo già ben rodato, è contro l'interesse delle eco,nomie nazionali, ormai pervenute ad un avanzato grado d'integrazio-ne. Ciò non toglie che, pur nel rispetto delle scadenze automatiche, da tempo fissate, le ripercussioni saranno « serie e pesanti »: esse si faranno sentire nell'attività quotidiana, e verranno accantonati, almeno· per ora, importanti sviluppi dell'integrazione europea. Risulteranno compromessi, i11.particolare, i programmi per i quali sono stati presi impegni di massima senza che il contenuto esatto delle misure da adottare sia stato ancora definito; quei programmi, cioè, cui faceva riferimento anche la Relazione previsionale e programmatica presentata al Parlamento italiano alla fine del settembre sco,rs_o: creazione d'un mercato europeo dei capitali, armonizzazio,ne dei regimi tributari, elaborazione di una politica della manodopera e realizzazione delle condizioni di co,ncorrenza nei trasporti tra gli Stati membri. Ci sarebbe anche dell'altro da aggiungere, a queste cose che ·1a relazione dei nostri ministri del Tesoro e del Bilancio indicava come le poste attive dei prossimi mesi di lavoro della CEE, e che, invece, rimarranno prob~bilmente altrettanti problemi ·aperti. Ci sarebbe da aggiun1 R!ccARDO FEDI, De Gaulle conduce il gi,oco, in « Mondo Economico», n. 1, 1968. 25 Bibliotecaginobianco
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