Nord e Sud - anno XV - n. 98 - febbraio 1968

.. I Miti e paradossi della programmazione~· la ·« Cassa per il Settentrione»? tenutosi nel luglio 1967 a Torino, ove - malgrado gli onesti tentativi di rettifica e precisazione dell'on. Giolitti - è apparso· chiaro l'orientamento all'adozione, per le regioni del « triangolo », di piani regio- . nali obiettivamente incompatibili èon gli obiettivi n1eridionalistici del Programma nazio,nal~ che, no-n bisogna dimenticarlo, indica la necessità della creazione nel Mezzogion10, nel periodo 1966-70, del 40% dei nuovi posti di lavoro. In_ una situazione di que~to genere sembra proprio· inammissibile pensare alla fine degli interventi straordinari nel Mezzogiorno e del loro carattere aggiuntivo. Il problema, semmai, è quello di garantire ed assiéurare la straordinarietà e l'aggiuntività dell'intervento ed il suo carattere fondamentalmente unitario; cosa che, bisogna tenerlo presente, potrà riuscire ancora più difficile che nel passato, in un prossimo domani, ·in conseguenza dell'attuazione del pur auspicato ordinamento regionale. 11. Quanto all'eliminazione, dall'ordinamento dell'intervento straordinario, della figura del Ministro per gli inten 1enti straordinari per il Mezzogiorno, non si può certo contestare che il proposito sia in piena coerenza con le finalità, obiettivamente anti-meridionalistiche, che sono alla base della nuova concezione della politica meridionalista. La soppressione, fra gli organi di governo, del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno equivarrebbe, infatti, ad impedire l'e$ercizjo di una funzione di guida, di propulsione, di ind~cazione di obiettivi e di mezzi per raggiungerli, e di coordinamento, nei confro,nti del complesso meccanismo strumentale dell'intervento straordinario, nonché la funzione di sollecitazione e di coordinamento, nei confronti delle amministrazioni ordinarie. Né vale obiettare cl1e tali funzioni potrebbero essere svolte dal CIPE: proprio perché tale organo si pone come organo di indirizzo e di direttiva generale di tutta l'attività economica, pubblic~ e privata, e di coordinamento al livello degli obiettivi ·generali posti ai pubblici' poteri, l'esercizio di funzioni, anche di amministrazione attiva, che atten .. gano ad aspetti non generali, ma specifici, dell'azione meridionalista, esulerebbe dalle sue reali possibilità. Tutto il meccanismo operativo unitario, creato a seguito del pro:- gressivo accertamento di specifiche esigenze di sviluppo, in quindici ·anni di intervento straordinario, ed operante in una vasta gamma di settori interdipendenti, sarebbe, all'improv:viso, privato del suo logico centro di riferimento e di direzione politica, e cioè abbandonato a se stesso, con quali conseguenze è facile immaginare. ... 21 · Blbl"iotecag·inobian.co

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