Nord e Sud - anno XV - n. 98 - febbraio 1968

I Miti e paradossi della JJrògran1n1azione: la « Cassa per· il Settentrione»? ridionalista trae origine dalle O•pi11ioniespresse in varie sedi e, da ultimo, su il «Ponte» (ottobre 1967), da Manin Carabba - valoroso- studioso dei problemi del diritto pubblico dell'economia, ed esponente del1' équipe tecno-cratica che collabora attivamente con il Ministero del Biìancio e della pro,grammazione - che, ottenendo il consenso di autorevoli esponenti del PSU, ha sottoposto ad attento ed intelligente esame il profilo istituzionale della politica di intervento straordinario seguita a partire dagli anni '50, giungendo a conclusioni che debbono qualificarsi come radicali, e sulle quali è necessario richiamare l'attenzione di tutti i meridionalisti. 4. Le proposte « eversive » che vengono oggi avanzate, e sulle quali 110n sembra sia stata po.sta la necessaria attenzione, nascono da una dura critica degli strumenti attuali della· politica meridionalista e partono dalla premessa che gli strumenti essenziali ·di una politica di riequi- .librio - identificabili nell'intervento per la sistemazione del territo-rio (esecuzione di infrastrutture generiche e specifiche), nell'azione delle imprese pubbliche e negli incentivi alle attività private - hanno mostrato di non essere in grado di adeguarsi ai compiti di grande rilievo ad essi assegnati dal Programma economico nazionale. Da tale premessa - che appare quanto mai opinabile - si fanno discendere due ordini di problen1i: problemi di breve periodo, attinenti, cioè, all'azione da co-mpiersi nell'arco del primo Programma econo,mico, e problemi di · medio e lungo periodo, attinenti al secondo Programma eco11omico nazionale. Rientrano nel primo ordine di problemi, la riforma dell'istituto dei Consorzi di sviluppo industriale (rivelatisi inadeguati al' compito loro affidato d_ipredisposizione delle infrastrutture e dei servizi specifici per gli investimenti industriali), la gestione dei finanziamenti industriali age• volati, l'attività promozionale delle società finanziarie pubbliche (INSUD, S0.FIS, SFIRS), l'azione delle aziende a partecipazione statale, la titolarità del potere di direzione politica dell'interve11to meridionalistico. I pr~blemi di lungo periodo -deriverebbero, invece, dal « fallimento » della « Cassa per il Mezzogio,rno » come ente di gestione di interv~nti infrastrutturali nelle regioni m~ridionali e della politica d~ ince~ti~azio,ne. Di qui }a necessità di una profonda trasformazio-ne dell'ordin~- mento della «Cassa», che dovrebbe assumere, co·me competenza estesa a tutto il territorio nazionale, la fisionomia di ente pubblico economico direttament~ operante, o· di ente di gestione di partecipazioni, per la realizzazione di grandi interventi infrastrutturali: ciò in q~anto la re9 ~ibliotecaginobianco

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