Nord e Sud - anno XV - n. 98 - febbraio 1968

.. Miti e paradossi della programmazione: la " Cassa per il Settentrione,, ? di Massimo Annesi 1. Fatta astrazione da quelle critiche che erano frutto di una preconcetta opposizione, si può affermare che la legge 26 giugno 1965, n. 717, con la quale venne prorogato sino al 1980 l'intervento straordinario per il Mezzogiorno, ottenne, nel complesso, al momento della sua approvazione, un giudizio sostanzialmente positivo. Apparve infatti chiaro, ai più, che la nuova legge, pur nell'ambito suo proprio - volto essenzialmente alla razionalizzazione dell'intervento straordinario nel Sud e alla incentivazione delle attività produttive - creava taluni presupposti perché l'azione meridionalista dei pubblici poteri perdesse ogni residuo ·carattere assistenziale per divenire l'articolazione di una politica economica generale, avente co-me specifico obiettivo il superamento. degli squilibri settorialì e territoriali sui quali la « Nota aggiuntiva » dell'on. La Malfa ed il « Rappo-rto Saraceno» avevano richiamato l'attenzione del paese in termini che non lasciavano dubbi di sorta. Apparve anche chiaro,· però, che la nuova legge non poteva essere considerata come un punto d'arrivo, che avesse definitivamente risolto ogni problema dell'intervento straordinario-, ma piuttosto come una fase importante, ma interlocutoria, della politica di sviluppo per il Mezzogiorno. Né poteva essere diversamente-. La legge, infatti, era stata presentata al Parlamento senza una preventiva, approfondita intesa tra le forze politiche costituenti la coalizione di governo, e ·sot_to la pressione determinata dal pre~soché totale arresto dell'azione della Cassa per il Mezzogiorno, che fin dal 1964 aveva impegnato le residue disponibilità del primo pi~no quindicennale. Arresto tanto più grave in quanto la recessione congiunturale aveva già cominciato a far sentire - ed in misura purtroppo assai pesante - i suoi effetti negativi sull'econo·mia meridionale. Il carattere interlocutorio della nuova legge era del resto strettamente connesso a due suoi specifici profili: quello finanziario e quello istituzionale. Quanto al profilo finanziario, essa, mentre da un lato prorogava, per un quindicennio, l'intervento straordinario, dall'altro ne assicurava 6 Bibliotecaginobianco-

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