Mario Cani-no ed Enzo Vellecco fine del 1966 un incremento assai significativo cli tutto il credito agrario di miglio-ramento. Sopratutto per i finanziam·enti ~Ile nuove costruzioni rurali e alla formazio·ne della piccola proprietà coltivatrice, i valori delle quote erogate, anche se considerate in valore assoluto-, indicano una netta inversione di tendenza. È lecito attribuire tutto ciò unicamente alle misure di agevolaziç>ne, o non è piuttosto· esatto pensare che la capacità di ricezione d·ella regio,ne, per le notevoli modificazioni strutturali già realizzate, sia aumentata? Qualcosa di c1 erto è mutato nell'agricoltura calabrese e molto ancora è destinato a mutare per effetto di ciò che si sta facendo. Il problema più serio da risolvere, forse, rimane quello· della frammentazione fondiaria. Ma per la sua soluzion·e non basta il credito; occorrono interventi di altro genere, che risulteranno· efficaci soltanto nella misura in cui tutto· il quadro economico regionale riuscirà a mutare. 8. Il rapporto. diretto e quindi il confronto tra andamento del credito- e sviluppo dell'economia che si è cercato di tracciare sarà forse apparso più evidente ed immediato quando si è trattato del credito industriale ·e del credito agrario. L'a~alisi co·ndotta in precedenza e che ha avuto per oggetto l'andamento della raccolta del risparmio· e l'esercizio del credito ordinario, nonché la struttura dell'o.:rdinamento bancario, per essere interpretata nella stessa chiave presuppone un riferimento, che è implicito, con il complesso di tutta l'econo·mia. Si tratta di un mondo vario, e minuto, quanto mai articolato e differenziato nelle sue componenti, che costituisce l'interloct1to-re dell'attività bancaria. Per esso esisto·no· problemi di fondo che ne condizionano lo sviluppo• e ne determinano l'andamento·: si tratta del mo-vimento demografico (spopolamento e addensamento urbano), dell'andamento del reddito e· del risparmio, delle direttrici settoriali e territoriali della crescita economica. Tutte compo:nenti di cui si è cercato di tener conto come di criteri intrinseci per condurre l'analisi stessa. Ecco perché ci si è soffermati a misurare, il più possibile, le qualità di risparmio e di impieghi, il loro sviluppo riel tempo (e il loro andamento,) nei confronti del Mezzogiorno; perché si è cercato di studiare i movimenti e le direzio·ni di crescita della organizzazione stessa del sistema bancario. In questa analisi generale, tuttavia, qualche punto fo-rse merita ancora di essere chiarito. Allorché si è parlato del risparmio e si è cercato di individuarne la qualità e, in un certo senso, la prevalente destinazione, si è visto che, in Calabria, è ancora troppo vasta la parte di reddito che, sottratta al consumo, e quindi alla domanda e al mercato, ;non viene, per con100 Bibliotecaginob.ianco
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