.. I La Calabria difficile Quanto al problema della struttura fondiaria, per averne soltanto un'idea, basta ripetere i risultati cui pervenne il primo censimento generale dell'agricoltura ( 1961). s.u un complesso di circa 280 mila aziende agricole, il 44,0% aveva una estensione che non superava la dimensione di un ettaro; e appena il 5,0% _era superiore ai cinque ettari. Inoltre, sempre seco·ndo i dati del censimento del 1961, il 40,1 o/o delle aziende agricole era costituita da due a quattro corpi di terreno. Questa è una condizione che indubbiamente scoraggia gli investimenti dell'agricoltura e quindi non crea condizioni di adeguata ricezione per il credito, sopratutto per quello di miglioramento. L'aspetto che a-ppare subito in evidenza nel credito agrario in Calabria è infatti questo: mentre quello di esercizio ha sempre trovato una situazione di più agevole assorbimento, quello di miglioramento ha stentato a diffondersi con sufficiente rapidità. Lo sconto di cambiali agrarie per la conduzione del terreno o per l'acquisto del bestiame riesce comunque ad essere recepito dall'ambiente agricolo calabrese anche con tutte le carenze strutturali che può presentare. Non così evidentemente per i mutui su costruzioni rurali o altri finanziamenti per miglioramenti fondiari. Ecco perché nel 1951, mentre la Calabria assorbiva 1'11,0% del credito di esercizio erogato in tutto il Mezzogiorno·, essa riusciva ad attribuirsi soltanto il 4,9% di quello di miglioramento. Alla fine del 1966 le cose appaiono notevolmente modificate. La Calabria, rispetto all'intero Mezzogiorno, imp·egna 1'8,3% del credito di esercizio e 1'8,1% di quello di miglioramento. In ·effetti il credito di esercizio, che è sempre stato su livelli abbastanza soddisfacenti, registra anch'esso in valore assoluto un incremento notevole. S,e infatti si rapporta la massa di credito di esercizio in erogazione alla fine del 1966 alla superficie agraria si ha, per la Calabria, una cifra di 13.349 lire per ettaro, che è pari all'81,2% di quella erogata p·er ettaro nel Mezzogiorno. Quanto al credito di miglioram-ento esso era in realtà praticamente inesistente (nel 1951) anche nelle altre regio·ni dell'Italia m.eridionale e la bassa partecipazio•ne della Calabria al totale delle ero-gazioni indica appunto da quali livelli sia partita questa forma di credito agrario. È pur vero che negli anni successivi sono notevolmente aumentate· 1~pro·vvidenze legislative e le facilitazioni che n·e hanno agevolato di gran lunga la richiesta e l'utilizzazione. Sta di fatto, però, che l'arretrata struttura agricola calabrese ha -stentato, anéora più di quella meridionale in generé, ad avvalersi di questa· forma di finanziamento. Se tali erano le condizioni di partenza, si può registrare per la Calabria alla 99 Blbliotecag•inobianco
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