Mario Canino ed Enzo v·ellecco radicali conversioni colturali, che sono già in atto: almeno nell'ultimo decennio si è assistito ad 11na progressiva estensione della superficie boscata (più di 20.000 ettari) e a una riduzio·he delle colture cerealicole alla quale si co,ntrappone una concentrazione degli sforzi nell'ortofrutticoltura e in generale nelle colture specializzate. · Sempre nell'ultimo decennio sono praticamente scomparse le colture in forma promiscua del noce, del susino·, dell'albicocco, del pesco, nonché d·el melo e del pero. Per la riduzione drastica di queste colture promiscue è accaduto così che ad esempio una delle produzioni tipiche calabresi, quella del fico, si è ridotta ad un 20%. In aumento appaiono invece la coltura della barbabietola da zucchero e del tabacco. Connesso con il problem.a della conversione delle colture è quello dell'aumento di produttività. Mano a mano che si abbandonano le terre più povere e si avviano le altre a colture più razionali, il risultato che ci si aspetta è quello di un aumento delle rese per ettaro. Sotto questo profilo si può dire ~he sono stati conseguiti in Calabria risultati apprezzabili, che, se ancl1e non del tutto adeguati alle aspettative, e comunque inferiori a quelli raggiunti altrove nel Mezzogiorno, lasciano: bene sperare per l'avvenire, quando il processo di razionalizzazione sarà condotto più a fondo. Solo per fare qualche esempio, si può dire che la res·a per ettaro del frumento, è passata da 9,0 a 12,8 ql. dal 1954 al 1966. È evidente che pesano, sul calcolo della resa unitaria media, molti terreni ancora poco produttivi, se si pensa che in tutto il paese la resa è aumentata nello stesso· periodo da 17,3 a 22,0 ql. per ettaro. Comunque è lecito ritenere che ci si è avviati sulla strada buona. Aumenti nella resa unitaria, sia ·pure inferiori a quelli segnalati in tutta Italia, si registrano per la segale, l'orzo, l'avena; mentre aumenti di produzione per ettaro decisamente più cospicui si sono verificati nella coltura della fava, del pisello, della patata. Sono questi, pe1: grandi linee, i problemi che potremmo considerare di carattere congiunturale. Essi sono, però, condizionati da quelli di carattere str~tturale che sono sottesi a- tutto l'apparato dell'economia agricola e la condizionano decisamente. Si tratta del problema dell'irrigazione, e delle infrastrutture in genere, e di quello della eccessiva polverizzazione della proprietà contadina. L'opera di irrigazione e di apprestamento delle infrastrutture è stata condotta in Calabria con un impegno serio che, nel giro di non molti anni ancora, trasformerà profondamente i termini della situazione, almeno dove ciò si è rivelato possibile e conveniente ..Si tratta comunque di un'attività che esula da quella vera e propria dell'es~rcizio del credito. ' 98 Bibliotecaginobianco
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