Mario Canino ed Enzo Vellecco zione maggiore (1,70 e 1,86 rispettivamente). Bisogna peraltro dire che la provincia di Reggio, con un rapporto di 1,89, sembrava fare eccezione al resto della regione, che registrava valori di 1,67 per Catanzaro e 1,55 per Cosenza. Dalla serie ormai piuttosto lunga -di rapporti e di indici che si sono esaminati, si saranno tratte immagini parziali, che investono aspetti particolari di un sistema bancario. In realtà, si è cercato di fornire· il maggior numero possibile di indicazioni per misurare e valutare la dimensione e la struttura dell'organizzazione creditizia in Calabria sia in riferimento al suo sviluppo in un quindicennio, sia nei confronti di tutto il Mezzogiorno. Appare indubbio che la Calabria, nel suo complesso, denuncia una posizione di relativa debolezza, che, per certi aspetti, si è venuta accentuando. È stato constatato, è vero, un miglioramento nei valori bancari pro capite che, però, tende ad affievolirsi; l'aumento delle dipendenze bancarie riguarda sopratutto le banche locali; il sistema è cresciuto più in estensione che in profondità (si è vista aumentare discretamente la diffusione,. ben poco la concentrazio·ne delle filiali); non si sa fino a che punto sia aumentata l'efficienza. Ma ancora un particolare merita forse di essere sottolineato. Se le analisi effettuate rigua~dano un intero ·quin-dicennio, e quindi i risultati registrati sono quelli complessivi, essi nascondo-no talvolta andamenti diversi da periodo a periodo. Basti considerare un solo fenomeno : quello dell'apertura di nuove filiali bancarie. Si è detto che tra il 1951 e il 1966 il numero di sportelli bancari è aumentato in Calabria, complessivamente, di 39 unità. Va, però, rilevato che ,ben 20 sono gli sportelli aggiuntisi in solo tre anni (dal 1959 al 1962), mentre tra il 1962 e il 1966 si è avuta l'apertura di appena tre sportelli e la contemporanea chiusura di uno. Ciò indica un accentuato carattere di discontinuità nello sviluppo, che, se denota un cammino incerto, testimonia, però, anche di una vitalità che a tratti riesce a manifestarsi con fenomeni di crescita. Di questi fenomeni ~i deve concretamente delineare la portata. Perciò, l'analisi della evoluzio·ne quantitativa e territoriale della struttura bancaria fin qui condotta va confrontata con lo sviluppo economico delle diver~ se località. A tal fine, anche in mancanza di altri dati a livello comunale, si è scelto come indice più generale e significativo il movimento demografico. 4. Nel periodo tra i due censimenti la popolazione in Calabria è aumentata di appena 760 abitanti: vale a dire che è rimasta stazionaria. Tra il 1961 e il 1966 essa è aumentata invece di 36457 .unità ( + 1,78%). Queste cifre danno. certamènte una indicazione generale abbastanza precisa, ma esse appaiono ancora più significative se si perisa che nel 88 Bibiiotec~ginobianeo
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==