Marinella Balestrieri Terr.asi ordine nella co·nfusa materia e ha dato l'o-pportunità a divers'i studiosi di scegliere con maggiore coscienza i futuri indirizzi della propria • ricerca. Le relazioni presentate al convegno so:i;io state molto numero·se, venti e non è no-stra intenzione riferire su· tutti i temi affrontati; ci ' sembra più o•pportuno, invece, richiamare l'attenzione sui punti in cui si è manifestata una certa concordanza di opinioni e su quelli che sono stati comunque i più dibattuti. In questo modo renderemo ingiustizia a molti relatori e intervenuti, ma resteremo, forse, più aderenti all'obiettivo, del convegno, che era quello di fornire una nuova base per gli studi sulla pianificazione regionale. Origini della pianificazione regionale. Il collegamento tra pianificazione regionale, politica regionale e squilibri regionali è stato ripetutamente chiamato in causa come principale motivo ispiratore della stessa pianificazione regionale. Si è ripercorso, cioè, con particolare riferimento al nostro paese, il cammino che ha portato dalla formazione di squilibri territoriali nel processo di sviluppo economico di un sistema, agli interventi di politica regionale per favorire lo sviluppo delle zone arretrate e infine all'invocazione della pianificazione regionale .come lo strumento più efficac~ per combattere gli squilibri stessi. Ne ripetiamo breven:iente le tappe. Il processo di sviluppo economico non avviene, per lo più, in mo·do uniforme nelle diverse parti che compo·ngono la struttura di un sistema, siano esse settori, imprese, classi sociali etc. Anzi, si sostiene da pii1 parti che gli squilibri siano una condizione ne~essaria perché il sistema nel suo insieme possa svilupparsi. In particolare per quanto riguarda gli aspetti territoriali, accade spesso che il processo di sviluppo economico di un paese abbia inizio in alcune zone, mentre altre permangono o precipitano vieppiù in una condizione di sottosviluppo. Di fro-nte a questo· meccanismo spontaneo del processo, c'è da chiedersi se convenga in qualche modo correggerlo o lasciare che operi indisturbato. L'interrogativo implica, naturalmente, una diversa risposta in funzione delle particolari condizioni del paese che lo formula; tuttavia, vi è una folta schiera di studio,si che sostiene l'incompatibilità, nelle prime fasi dello sviluppo, tra riequilibramento territoriale e proseguimento dello sviluppo st~sso. La situazione viene, però, a cambiare man mano che il processo di sviluppo, continua, per due principali motivi. Il primo si può rico11durre alla scelta degli o,biettivi in funzione dei quali la collettività decide di organizzare la sua vita futura. Una volta che- un certo grado 92 Bibiiotecaginobianco
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