' . . I Il « factoring » nella politica di sviluppo I interna di tali facilitazioni: tuttavia indicazioni in tal senso si possono trarre dalla destinazione settoriale delle facilitazioni stesse. Inizialmente limitate ai beni strumentali (e cioè a macchinari, impianti, attrezzature in genere), esse sono state poi ampliate ad altri setto,ri; malgrado ciò, sulla base delle informazioni rese note dagli Istituti finanziari o·pera11ti nel settore è possibile rilevare che, così come agli inizi, anche negli ultimi anni i vantaggi di gran lunga maggio,ri sono stati ottenuti dall'industria :meccanica, e solo una modesta parte di essi è andata alle industrie metallurgiche, tessili, edili (per l'esecuzione di lavori pubblici all'estero), chimiche e petrolifere. Come risulta subito evidente, i preponderanti utilizzi dell'industria meccanica (praticamente concentrata nelle regioni più sviluppate del Nord d'Italia) costituisco·no già una decisiva indicazione dell'assoluta e quasi totale preminenza d·el sistema produttivo settentrionale nell'acquisizione dei vantaggi offerti dall'impo,nente mobilitazione di mezzi pubblici in questo settore. Gli utilizzi di tali agevolazioni in altri comparti industriali non sono d'altra parte sufficienti a modificare apprezzabilmente la situazione: solo in due di essi infatti (chimica e industria petrolifera) il Sud dispo,ne di significative strutture produttive, che peraltro possono aver attinto solo in misura assolutamente marginale a quei mezzi pubblici. Se ne può dedurre più esplicitamente che forse la totalità, comunque certamente una quota assolutamente prepo,nderante delle disponibilità finanziaTie p•ubbliche mobilitate in questo campo sono destinate a priori (malgrado ogni veste formalmente diversa) a favorire la commercializzazione all'estero della produzione del sistema industriale settentrionale. E; per giunta, con un grado di rischio particolarmente elevato, se è vero - come informano i documenti ufficiali degli Enti ed Istituti o,peranti in questo campo - che buona parte delle opeTazio,ni così agevolate riguarda paesi sottosviluppati o appartenenti all'area orientale. Ciò posto ed equamente considerato, ci sembra legittimo e valido postulare analoghi interventi pubblici specializzati nel campo della commercializzazione, a vantaggio sia del sistema industriale esistente (per co,ntribuire ad evitare quel fenomeno di « rapido decadimento » denunciato dalla Relazione prev-i,sionale e programmatica per il 1969, e che trae origine appunto preval~ntemente da difficoltà di mercato e di con1mercializzazione della produzione), sia del nascente sistema produttivo meridionale. A nostro avviso, il factoring può offrire una adeguata soluzione ·a questo problema, mediante la creazione di Enti sp·ecializzati a natura e finalità pubblicistiche, e sufficientemente dotati di mezzi e di possibilità operative, che svolgano un'adeguata e dinamica azione di pro- . 89 Bibiiotecaginobianco . .
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