Nord e Sud - anno XV - n. 108 - dicembre 1968

Carlo Perone Pacifico mercato consentirà forse di indicare alcune delle funzioni che la· Società potrebbe vantaggiosamente svolgere. III. L'allevamento, in Campania, è esercitato in co11dizioni strutturali disastrose: n.elle province di Napoli,· Avellino e Benevento· la frammentazione degli allevamenti è estremamente alta e soltanto di poco minore a Caserta e Salerno. Secondo il censimento dell'Ag~icoltura del 1961, il 75,5% delle lattifere della regione era allevato in nuclei di bestiame inferiori a 5 capi. Solo i più avanzati fra gli allevamenti di questa dimensione, raggiungono una produzione di 30 litri giornalieri. Questa condizione di dispersione e frazionamento dell'offerta agricola influisce profondamente sulla struttura delle prime fasi del canale di commercializzazione, e sul regime di costi che caratterizza le attività di raccolta e concentrazione del prodotto. Il latte destinato al consumo fresco ha bisogno di essere refrigerato al più presto possibile e comunque prin1a che arrivi alla Centrale di pastorizzazione. Non è evidentemente conveniente attrezzare per la refrigerazione ognuna delle piccole aziende produttrici; quindi è necessario predisporre delle stazioni di refrigerazione e raccolta, prossime, per quanto possibile, ai luoghi di produzione. Ciò evidentemente sdoppia l'attività di trasporto in due fasi: una di raccolta vera e propria, l'altra di trasporto a lunga distanza. Le due fasi comportano problemi organiz~ zativi diversi e soluzioni tecniche differenti. Le esigenze cti•conservazione igienica impongono ino1tre, che, almeno· per molti mesi l'anno, la raccolta venga effettuata presso le aziende due volte al giorno. Le quantità che di volta in volta si raccolgono in ogni azienda, diventano allora molto esigue, e l'operazione di raccolta unitariamente molto costosa. In tali condizio·ni il costo di raccolta diviene una componente sostanziale di quello relativo all'intera attività di concentrazione. La necessità del suo contenimento impone perciò dei vincoli alle dimensioni delle centrali di refrigerazione, che debbono essere limitate, se non si vuole allungare trop·po il raggio di raccolta. L'altra attività di trasporto, quella fino alla Centrale, risulterebbe invece unitariamente meno costosa, se un singolo centro potesse usare, a piena capacità, un mezzq di notevoli diinensio11i, e quindi avesse essostesso una capacità elevata, o se il trasporto potesse essere o,rganizzato per un gruppo di centri anche piccoli, ma in maniera tale da ripartire il costo su notevoli quantitativi di prodotto. Quest'ultima soluzione svin_colerebbe il problema del dimensionamento dei Centri dalle esigenze determinate dal regime dei costi del trasporto alla Centrale. La possibilità di ottenere economie dimensionali. nell'attività di 56 Bibliotecaginobianco

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