Nord e Sud - anno XV - n. 108 - dicembre 1968

I ( Giornale a piiL voci Due " creature sperdute ,, Immobile la scena universitaria? Non certo in Cam.pania, do.ve autorevoli comitati e fervidi amministratori locali affrontano con decisione veccl1ie e nuove carenze che la regione presenta in materia di istruzione superiore. Castellammare di Stabia e Nola vengono alla ribalta con le lo,ro iniziative. Popolose ambedue le città, aspiranti a leaderships su ambiti territoriali più vasti della cinta comunale e, quel che più conta, influentemente rappresentate in •sede politica, eccole lanciate verso l'assunzione di funzioni universitarie. Avremo, infatti, ci informano i giornali, due nuove « facoltà autonome ». A Castel~ammare si tratterà d'una facoltà di sociologia; nessun problema di sede, provvedendovi con generosa ospitalità le « Terme stabiane », ricche di verde e di acque sialutari. Nutrito l'elenco delle materie d'insegnamento, che spazia dal diritto alla cibernetica, dai mass media alla psicologia. Fa spicco un insegnamento finora inedito, il « termalismo sociale»; e no·n si sa se tale inserimento sia più apprezzabile per il co·ntributo al rinnovamento degli studi superiori, al loro adeguamento ai problemi della società - malauguratamente sempre più bisognevole d'idroterapie - o per la prova di gratitudine che esso rappresenta nei confronti dell'istituzione che ospiterà i corsi. Meno aperta alle novità l'altra facoltà di prossima nascita. Si tratterà d'un magistero; ma di tanto, dicono i promotori, sindaci e assessori dell'agro nolano, abbiso·gna la numerosa gioventi1 locale, che mala1nente può soddisfare oggi le proprie esigenze di preparazione nel congestionato magistero di Napoli. Per ora queste facoltà autonome sono prive di riconoscimento statale, 011de i titoli che rilasceranno non potrebbero aver valore di laurea a tutti i fini per i quali generalmente serve oggi una laurea. Non sembra però fondato, il timore che le due facoltà figurino, sulla scena universitaria nazionale o regionale, co.me due « creature sperdute ». All'incertezza dei loro natali scientifici, sembra infatti faccia contrappeso la determinatezza dei « padri adottivi»: senatore democristiano tra i più autorevoli, detentore e controllore di molto potere nell'ambito regionale, quello della « creatura » stabiese; senatore democristiano anch'egli, seppur di autorevolezza più contenuta e di laticlavio recente, quello della « creatura » nolana. Onde, se non la certezza, una ragionevole fiducia nel futuro riconoscimento del loro titolo di studio possono senz'altro nutrirla i giovani che affluiranno nelle nuove facoltà. Ed in effetti la nutrono; si parla di quasi 400 iscritti per il primo anno di corso del magistero di Nol~, e di quasi un centinaio per la facoltà di Castellammare. Avverrà dunque quello che da anni sta avvenendo nei confronti delle « facoltà autonome» zampillate in tante province italiane per l'operosa azione di Can1ere di Commercio, Comuni, Province, Pro-loco ecc., ancorché sulle p·rime, avversate in nome della logica della programmazione universitaria, del maggior fabbisogno di laureati tecnici in luogo di laureati umaniBibliotecaginobianco

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