.. Giuseppe Barillà oggi, non -son.ostati cap.aci di ottene·re dall'Esecutivo, la realizzazione d,ell'auto.nomia universitaria, pur prevista in sede co,stituzio,nale. La nostra Costituzione·, infatti, no·n solo afferma che l'arte e· la scienza sono· lib·ere, e libero· n·e è l'insegname·nto, ma aff,erma an,che· eh.e le Unive·rsità hanno il diritto di ·d·arsi 01ridinain,enti' auto,no-mi. Cosa hanno, fatto i prorfesso,ri - si domandano gli studenti - o1tre ad av.er accolto e-on soddisfazio·ne il principio de.Jla libertà della cultura e d-ell'insegnamento,, per consolidare tale principio attraverso l'autonomia? Gli atenei sono tuttora regolati da vecchie leggi autoritarie del periodo fascista, di cui le maggio-ranne go1 vem:ative h·anno usufruito, per mantenere grettamente l'Università alle dipendenze dell'Eseèutivo. Epp-ur,e i costituenti acutame·nte aprirono, Llna breccia auto-no,mistic:a n·el tradizio·nale· assetto derivato dalla riforma scolastica n·apoleo·nica e basato sulla uniformità-ufficialità dei titoli; diedero, una in-dicazio-ne eh-e ap,pare· quanto mai illuminata oggi che si parla di nece·ssità -di Università e f'.acoltà in competizione fra loro, con ordinamenti diversificati, e, com·e vedremo, di « Università critica ». Diciamo, la verità, ne-Ile· U11iversità di F•ran-cia, Stati Uniti e altri pa,esi, i professori son.o stati m·o1to più vicini agli stude·nti di quanto· no·n sia accaduto in Italia, quando è stato il momento di svolgere una batta-glia -decisiv·a per il rinnovamento delle strutture. · Certo in Italia le asso,ciazio-ni di categoria dei p-rofessori incaricati e degli assistenti ha·nno con-dotto, nel Comitato universitario trip,artito, fin-ché è durata l'UNURI, un genero.so lavoro di sollecitazio•ne di nuove le·ggi rifo,rmatrici (col risultato· negativo, purtro,ppo, che sappiamo), ma, al mome,nto. del profila·rsi della rivo1ta stud·entesca nel 1968, i ragazzi,· nella maggior parte dei casi, sono rimasti isolati a lottare per una Università nuova, per una scuola nu·ov·a, per una so·cietà nuo,va. E a·ddirittu.ra gran parte delle loro idee i giov·ani le hanno prese da riviste e. da grup·pi del « dissenso comunista » e del « ,dissenso cattolico », oltre eh-e da una analisi autonoma della crisi delle strutture universitarie e d,ella società. Sono andati, cioè, a p•escare sollecitazioni culturali specialm-ente al ,di fuo·ri dell'Università, che pure,, attraverso· i suoi -docenti, dovrebbe e·ssere la se·de principale della produzion-é ,culturale, la « fabbrica » più impo-rtante di una visione del mon·do; anzi, di tante visioni ·del mondo, se è vero che ogni aten,eo deve essere sede di un pluralismo di idee. çomunque, dopo l'iniziativa di analisi e di azio·ne del Movim-ento Stu•dentesco 1968, i professori incaricati e gli assistenti sembravano avere recepito l'in·dicazione, poiché nell'estate scorsa qecidev·ano di 26 Bibliotecaginobianco
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