Nord e Sud - anno XV - n. 108 - dicembre 1968

I La fabbrica del dissenso costruttivo - e all'azione ,del Movime,nto Studentesco universitario non p·oteva non seguire che un·a reazione degli studenti medi, i quali si agitassero - com.e si agitan.o - non solo per il rinnovamento didattico e culturale ,della scuola, ffi!a a·nche per ottenere n•ell'·ambito, scolastico spazio· p·er il dib·attito dei pro·blemi giovanili e p·er l'interessamento agli avve·nimenti d·ella società. In questo senso va intesa, indub·biamente, la b·attaglia in1 iziata dai ragazzi delle m,edie per il « •diritto ,di assemble·a »; ed è facile osservare su tale argomento, dinnanzi agli atte·ggiamenti auto-ritaristici di taluni presidi e professo,ri, che una scuola che non sia cap·a•ce o.ggigiorno di comprendere in se stessa il ·di.battito giovanile, non solo è una scuola fallim-enta.re, ma è an•che una scuo1a pericolosa per la so,cietà, 1.1na scuola cioè che creerà automaticam-ente, per reazione, ge11erazioni di co·ntestatori globali. Le tesi del Mo·vimento Studentesco h·anno fatto· breccia anche all'interno dell'Univ,ersità, sui professori. Anzitutto sui professori di ruolo, detentori del potere accad·emico. Fra di essi, è giusto rico·noscerlo, c'è sempre stata una pattuglia di fautori della necessità del rinnovamento, ma si è trattato, p,urtroppo, di una minoranza poco ascoltata dai .colleghi; ora, ,dopo la massiccia azione studentesca, altri professori di ruolo hanno capito che· era necessario attivizzarsi, pro·p·orre rifo·rme, sollecitare il rinnovamento universitario. E indubbiam•ente da questo stato· d'animo - peraltro accelerato d·alle contestazioni ad personam spesso mosse da·gli studenti - è nato il feno1 meno, ,della « razionalizzazione >>, cioè il tentativo, stante l'assenza di una legge· ,di riforrn•a, di migliorare le strutture esiste·nti nell'ambito delle leggi in vigore, o ·di studiare e proporre rifo·rm:e particol1ari p•er Facoltà, p·er materia, eccetera, in vista di un eventuale battesimo· legislativ·o a più o meno breve scade·nza. La « razionalizzazione », però, non ha incontrato il fa.vore di quegli stude·nti o di quei professori incaricati e assistenti che ritengono necessario per il funzionamento moderno dell'Università un mutamento ra,dicale e glob·ale delle strutture, e non p,osso·no quindi ve,dere di buo,n occhio. il tentativo di salvarle con mo,difiche parziali. Gli studenti, in particolare, nutron·o scarsa fidu-cia n•ei professori di ruolo. Non per nullà il Movimento Studentesco· ha accusato tali professori di e·sercitare un potere delegato· dell'Esecutivo per mantenere l'Università co·me e-entro di stabilizzazione •dell'ideologia ·d-elsistema; gli studenti non possono dimenticare fra l'altro, e no,n a torto, che i professori di ruolo, i quali oggi ostentano tanta buo·na volo,ntà rinnovatrice,. per vent'anni, ·cioè dal do,p•oguerra ad 25 Bibl·iotecaginobianco

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