.. Giuseppe Barillà tale diritto sia garantito prima nella scuola, che cioè i ragazzi meritevoli abbiano assicurati fin dalle p·rime ·classi i mezzi per poter giungere ·a frequentare l'Univ·ersità, in base alla no•rma costituzionale, ancora rim·asta inap·plic·ata, che preve,de una « scuola a·perta a tutti ». Ad esempio, è assurdo polemizzare sulla « Università del co·nse·nso », cioè sull'Università senza stn1menti critici n,ei confro,nti della società, se si trascura il problem·a nelle scuole medie; evidentemente i giovani devo·no essere abituati fin dalle prime classi al1',esercizio critico, alla libertà del dubbio, al pluralismo delle idee. A.cl esempio, c'è la questione della prep•arazione e della fo,rmazione degli insegn·ant 1 i. Il tipo ,di insegnante che l'Un,iversità fornisce· da decenni alla scuola è purtro·ppo il meno a·datto ad ,andare inco,ntro alle esigenze dialetti,che e contestative delle attuali leve giovanili, a meno cl1e l'in·dividuo insegnante non so·pperisca con doti naturali e con supplemento personale di studio· (il che non è iniziativa che viene presa d·alla m.aggio·ranza). Il corso universitario, articolato in materie obbligatorie e complementari fissate per legge, fo.misce infatti all'insegnante un·a p•reparazione soprattutto• istituzio•nale, informativa e spesso· monografica, non gli dà in mano strume·nti culturali di critica, così da farn,e un insegnante duttile nei confro,nti della realtà contemporanea in movimento, capace quindi di rispo·nder,e ai quesiti dei gio,vani, i quali no•n hanno più con1e una volta i loro punti -centrali di apprendimento n·ella famiglia e. nella scuola, ma so·no sollecitati continuamente dai mezzi ,di comunicazione di n1assa, televisione, cinema, giornali, eocetera, sono giovani cio·è sottoposti fin dalla prima età a pluralistiche sollecitazioni informative e di giudizio, giovani che voglion•o discutere o,gni cosa, e sono ·dispo,sti ad accettare l'autorità dell'insegnante solo se questi sa stabilire con essi un vero dialogo a largo raggio. Ma quale dialo,go posso·no instaurare gli insegnanti « prodotti » d·a una Università in cui la •pedagogia appare co·me materia obbligatoria al Magistero e non a Lettere, e in cui so-no ass·enti le tecniche della ,didattica, patrimonio acquisito degli atenei di altri p•a.esi? La nostra Università è imp·erniata sul principio teorico che chi sa qualco•sa, sa an·che insegn·arla: e c·osì-ai futuri insegnanti di matematica, scie·nze, lingue, m·aterie tecniche, e•ocetera, non si insegna come insegnare, co,me comunicare. Un assurdo. Se poi si aggiunge che venti anni di fascismo no,n sono passati invano nella scuola per instillare una sorta di conformism•o burocratico e di retorica parolaia· e di auto,ritarismo p,er decreto legge, il qua·dro app·are in tutta la sua melanconica evidenza. Ed è altrettanto evidente che· all'an·alisi 24 Bibliotecaginobianco
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