Giuseppe Barillà omogen-eità che tro,vava la più evidente conferma nel rapporto, non sufficientem-ent•e chiarito, fra laici e cattolici. Com1.1nque, a parte la qualità delle alleanze governative nel paese, il lVIovim-ento·studentesco non era riuscito. co·n la sua strategia •democratica a far matura,re una soluzione p•er la disfunzio,ne universitaria, ed era destinato quin,di fatalmente ad entrare in crisi. Tanto più che la b·attaglia -d.emo·cratica fiancheggiata 1 d.alle associazioni dei professori incaricati e ·degli assistenti - si era costituito l'attivissimo Comitato u·n'iversitario tripartito - era stata in effetti una battaglia per così dire pro-p•edeutica della vera riform·a dell'Università. Fino allora, infatti, ci si era agitati per ottenere anzitutto una partecipazion•e di incaric·ati, assistenti e studenti al go·verno· de·gli atenei a,ccanto ai professori .di ruolo, per raggiungere in sostanza un·a spartizio,n-e d-el potere ,accademico; e ciò nella co1 nvinzione· che, un.a volta conquistati, ·anche solo parzialmente, alcuni organi di governo, unive'I~sitairi·o·come il Co·nsiglio di amministrazio·ne o il Co,n.- siglio di Fa•coltà, o, il costituen·do Consiglio di Dipartimento, i « docenti subalterni » e· gli studenti avrebbero avuto finalmente a disposizione ·alcu·ne sedi universitarie· di -discussione· e di delibe·razio·ne, prim.a ad essi com.pletam,ente precluse, do·ve poter intro·durre il -disco:J:SOsu· i contenuti dell'Università, O·,come si era 1detto per anni, sulla riforma dei ,piani di stu-dio delle varie F·acoltà. In definitiva si era condo,tta una costa·nte b·attaglia p-er la co,nquista -del p·otere (universitario,) -che do·ve·va esse·re strum-eri.tale per la riforma dei conte·nuti •cultu·rali universitari. Negli ultimi anni, però, una logica ,di base· studentesca, nel senso d·el rinnovamento dei contenuti universitari, si era affermata tra i gio·v;ani; e già nel Co·ngresso del1 l'UNURI a Viare·ggio-, nel marzo 1966, si e,ra avuta una confe·rm:a di ciò attraverso il su·ccesso• eletto 1rale raccolto a livello di Facoltà, co·n una certa po,litica appunto di b1 ase, dell'AGI (Asso,ciazio,ne go~ Jiar,dica itali,ana), l'·associazio-ne libera 1 le· so•rta p,er scissione della ve·cchia UGI (Unione golia·rdica italian,a), e dal fatto che e.ra stata pro~ po1sta dalla Gi11nta .·d.ell'UNURI, e discussa dal Congresso, anche se non a·ppro1vata, una riforma della rappresentanz,a studentesca su base ,di Faco,ltà, con l'in.t,ento prin,cipa 1 le' di ristabilire il collegamento fra vertice e biase. · · Il dramma delle asso,ciazioni e organizzazioni studentesche, infatti, è sempre stato, quello· •di derivare la p·ro·pria esistenza -dalla partecipazione elettorale di una min,oranza ristretta di gio·vani rispetto al totale della po1 polazione studentesca universitaria esistente. Il fenomeno dall'assenteismo stu-dentesco di fronte alla vita comuni18 Bibliotecaginobianco
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