.. Giuseppe Barillà contestativ•e studentes·che finiscano per rapprese·ntare una sò.rta di nuovo humits libe·rtari:o, estremam:ente positivo, e ine1imin·abile nell'assetto di un·a futura so•cietà n·on solo civile, ma politioa. E ammessa questa ultima ipotesi, l'attenzio-n,e potre1')b1 e volgersi verso altri paesi dove, negli ultimi tempi, movimenti di « o·ppo•sizione extraparlamentare » e di « nuova sinistra » sono nati derivan,do dal mondo stu•d.entesco1 e· universitario·, o rivelan 1do· connessioni strettissime con esso; e l'interro·gativo sare·bbe allo·ra: co,me fare in Italia affinché l'azione· politica co·ntestativa dei giovani serva a rafforzare il sistema democratico, a rinnovarlo anch,e radicalmente, ma non a distrugg,erlo? L'interrogativo non sarebbe fo·ndato sul nulla, poiché il Movime·nto italiano, nella sua accezione d·el 1968, h:a avuto fra le sue· più rile·vanti radici p·o1 litiche qu:ella d·e1 « dissenso· cattolico » e qu.ella del « •dissenso co,munista »; è sorto, cioè, anche con il co1 ntributo di gruppi di critica verso i due più grossi p•artiti esistenti in Italia, e sp.ecialmente da questi grup·pi ha tratto buona parte della sua carica rivoluzionaria. Né bisogna dimenticare che l'avvento della politica fra i giovani universitari, fino a forme ·di int,eressam•ento quasi ossessivo non solo nei riguardi della situ•azione interna, ma ·a·nche· della situazione internazionale - vedi il riferimento continuo al Vietnam, o alla situazione sudam,ericana, o a quella africana, e così via - è· stata la lo,gica e legittima re·azione al principio repressivo che per lunghi anni ha avuto 1 il suo triste trio·nfo· negli atenei italiani, quello del « fuori la politica ,dall'.Università ». Qu·esto assurdo principio - assur,do per un·a organizzazio.ne culturale che· dovre·bbe essere collegata, p1 er il fine stesso, della sua vita, co,n il mo,ndo1 circostante - è stato caldeggiato dai professori detentori del potere accademico, per quieto vivere, o, peggio anco·ra, per sinistro co•nservatorismo·; e cioè, in fin dei conti, p.er impedire a·gli stud·enti di pensare in termini· globali_ sulla realtà del paese e ,del mondo, e quindi di in,qua .. drare la loro prep•arazione culturale· e professionale in vista degli sbocchi •della so·cietà (p·ro·cedimento logico che p1oi si è verificato co·n la rivolta stud,entesca). Da parte di questi professori si è avvalo·rato p·er anni, e per,fino inoensato, il personag.gio dello studente. neutrale, il « bravo ragazzo » de·dicato allo studio delle discipline con piglio tecnico, un ragazzo attento a non farsi « co·ntaminare » da visio.ni più ampie della società, u·na figura, in fin d•ei conti, di studente idiota, in.capace di porsi p·roblemi al di fuo:ri delle materié fon·dam.entali e complementari p•reviste dalle leggi del quadrumviro D1 e Vecchi di Val Cismon. 16 Bibiiotecaginobianco
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