... Giorgio La Malfa nerata da impianti più mo·derni, l'occupazione industriale .rimase ~ a livelli molto· modesti. . La se·conda fase dello sviluppo italiano del do1 po,guerra ha inizio attiorno alla metà degli anni '50 e si prolunga quasi senza interruzio1ni fino all'autunno de1 1963. Si tratta del: p·erio.do del cosiddetto « miracolo econo·mico », caratterizzato da un rapido svilupp•o della produzione industriale, da un forte aumento della o-ccupazio·ne e della proiduttività op•eraia e dall'app·arizione, negli anni dopo il 1960, di un rilevante surplus nella bilancia dei pagamenti. Le, con-dizioni di rapida crescita del sistema economico hanno esercitato una influenza d•eterminante sui tipi di investimenti effettuati dalle imprese, tanto che in questo periodo le preo-ccupazio 1 ni relative alla n·ecessità di esp·andere celermente la capacità produttiva hanno prevalso su quelle· di introidurre tempestivamente le nuove tecnologie 1 • Questa è stata una fase di %'idening della struttura del capitale, più c.he di deepening, cioè di ampliamento di im-pianti e strutture p·roduttive pre·esistenti, più •che di trasformazione nel senso di una maggiore meccanizzazione delle attività industriali. La terza fase ha avuto inizio con la crisi ,della bilan•cia d·ei pagamenti dell'autunno· 1963 e l'estesa recessione e·conomica degli anni 1964, 1965 e in parte 1966. In q11esto perio·do le imprese hanno pe·rseguito l'obiettivo -di ridurre o comunque· di mante·nere bassi i costi. di produzione mediante l'adozione di tecnologie più avanzate, giustifican-do questa esigenza co-n la necessità di difen-dere la •CO·mp·etitività dei prodotti .italiani sui mercati interni ed internazio·nali. Ciò. ha significato l'adozion-e di pro-cessi di deepening della struttura produttiva invece di wide11ing co-me nella fase, precedente. Si è così assistito in questi anni ad una profonda trasformazio·ne te·cnolo·gica di m·olti settori dell'in·dustria italiana, le cui conseguenze in termini di occup·azion.e non hanno tardato· a m.anifestarsi, tanto· che, nei p·rimi due an,ni di attua~io·n:e .del programma economico nazionale, nell'industria manifatturiera l'o·cct1pazione non solo non ha risp·ettato gli incrementi previsti (dal pro1gramma), ma ha addirittura subìto una leggera flessione. · Sarebbe ~rrato manifestare sorpresa per questo tipo di sviluppo tecnologico dell'industria manifatturiera italiana tra il 1948 e il 1968 · ed in particolare per il prevalere negli anni del boom (1956-6·3) di 1 Del resto l'i11troduzione di tecnologie innovatrici richiede un processo di adattamento delle invenzioni che consenta di procedere alla loro applicazione industriale e ciò generalmente comporta dei costi e quindi richiede un interesse da parte delle imprese ad affrontarli. 8 Bibiiotecaginobianco
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