·' ... I Recensioni che alle forme, J. K. Galb,raith, un autore non certo, sospetto di tenerezza nei confronti dell'econo·mia americana, nega che ciò sia vero: « il socialismo inteso quale pro,p,rietà pubblica delle i1nprese industriali è 01 rmai uno slogan consunto ». Sia nel caso dello « Stato industriale » nord-americano che dello ~,Stato sociali,sta » sovietico, è da ritenere che la pianificazione della gra,nde impresa imponga, o quanto meno tenti di imporre, la prop·ria esigenza di autono•mia nei confronti del controllo sociale. Nell'URSS questa autono,mia si scontra con le « due principali fonti di interferenza esterna, l'apparato statale per la pianificazione e il partito comunista », ma la tendenza al decentramento delle decisioni in sede di imp,resa è assai svilL1ppata. Essa lascia aperto), in URS,S co,me in USA, il problema se i programmi delle grandi imprese industriali possano « adeguarsi agli obiettivi della società» oppure « se sia la società a do,versi adeguare» alle esigenze dei programmi aziendali (J. K. GALBRAITH, Il nuovo stato industriale, Torino, 1968, p·p. 87-95). In ogni caso « la difficoltà che la pro·grammazione nel mondo sovietico incontra per raggiungere un alto g1 rado ·di efficienza contro le sovrastrutture burocratiche, non pone problemi minori delle difficoltà che la programmazione, vo,luta da una forza di sinistra, inco,ntra in una società che mantiene più o meno estesamente un ordine cap,italistico » (U. LAMALFA, Ideologia e politica di una forza di sinistra, « La Voce Repubblicana», 21-22 settembre 1968, p. 7. E per il ,punto di vista di un autore sovietico: A. D. ZACI-IAROV, Progresso, coesistenza e libertà intellettuale, Milano, 1968). Ma il significato di libri co·me quello del George non sta certo in questj giudizi e in queste affermazioni, contraddetti dalla critica più avveduta di studiosi che hanno l'occhio specificatamente rivolto ai problemi politici ed economici del mondo contemporaneo. Con essi, il lavoro del George ha tL1ttavia un atteggiamento in comune, ed è l'apertura su pro·s,pettive culturalm~nte spaziose, il rifiuto degli scherni analitici specialistici fine a se stessi, l'interesse per una realtà articolata e diversa, che non si lascia facilmente ridurre all'unità delle semplificazioni. CALOGERMOuscAR~ La psicologia nell'azienda Da qualche tempo gli argomenti di psicologia industriale hanno co,minciato a travalicare i ristretti limiti di una cerchia di specialisti per giungere sempre più insistentemente a destare l'interesse di un pubblico vasto. . Si ·possono grosso modo distinguere in questo campo due filoni: da una parte, una serie di opere ch·e criticano lo stadio attuale di sviluppo delle scienze sociali e colgono sopratutto quegli aspetti per così dire di colo1 re che riguardano l'attuale civiltà ind·ustriale. L'immagine di migliaia di uomini 105 Bibfio_tecaginobianco
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