Nord e Sud - anno XV - n. 108 - dicembre 1968

·' I Recensioni quali si attribuisce per intero la s,piegazione del quadro locale, inserendo le considerazioni relative a quella che viene sinteticamente chiamata la posizione di un luogo e che non trova una sua enucleazione analitica al di fuori della prospettiva geografica. Mediante il confro-nto, il riferimento alle situazioni parago,nabili, analoghe o diverse, e mediante l'apertura alla considerazione delle foTze, dei flussi e dei fatto,ri extra-locali che agiscono nel ristretto àmbito in cui si manifesta un certo problema, vengono garantiti, sul pia110 culturale, quella circolazio-ne delle idee e quel respiro 1 che il tecnicismo delle scienze analitiche e l'astrattezza delle scienze sistematiche non sono in grado di assicurare. E questo ci sembra il ruolo più attt1ale che la geografia 1noderna po,ssa svolgere: tipi ge8grafici e posizione sono infatti i due strumenti concettuali più validi che la geografia abbia dato alla cultura contemporanea, al di là delle remore ideologiche, degli schemi desu,eti, delle difficoltà di metodo in cui si dibatte ancora gran parte della sua produzione scientifica. Prova ne sia che, quando si colloca al di fuori di queste remore, di questi schemi e di queste difficoltà - com'è con questo recente Il Mondo Attuale di Pierre George, che « Il Saggiatore » traduce ora in italiano -, un libro di geografia si mette sul piano della più viva attualità e tuttavia da un punto di vista e con un taglio che è difficile cogliere in altri tipi di studio (P. GEORGE, Il Mondo attuale, Milano, Il Saggiatore, 1968, con una presentazione di A. Pecora). Non è una 11ovità che una delle maggiori acquisizio 1 ni del pensiero meridionalistico pit1 recente riguarda l'intuizio•ne della dimensione nazionale del problema del fv1ezzogiorno: in una prospettiva geografica, Francesco Compagna poteva cogliern-2 le implicazioni euro,pee assai più rapidamente, e non solo in tennini « contemplativi », bensì anche per qt1el cl1e riguarda i tipi, i modi e i mezzi dell'intervento risolutore (F. COMPAGNA, La politica della città, Bari, Laterza, 1967). . Al Mezzogiorno George non dedica n1olto spazio. Il libro, che è il primo della fortunata serie del Magellano della P.U.F., ap·re un discorso geo,grafico sui problemi contemporanei a scala mondiale, e vuol essere un inventario geografico, e cioè « uno studio differenziato» dei tipi e dei caratteri con cui in ciascuna parte della superficie terrestre si presentano e si individuano le maggiori questioni che conferiscono originalità al mondo conternporaneo: il boom demografico e le sue conseguenze sui paesi in via di sviluppo; il paesaggio delle economie progredite dell'èra del carbone e dell'acciaio all'èra della chimica, dell'elettronica, della navigazione spaziale e dell'energia atomica; la fine dell'im,perialismo e del colonialismo del secolo scorso e la ricerca di nuovi equilibri internazionali; la diminuzione delle distanze fisiche e l'aspirazione alla giustizia geografica. E sotto questo profilo, oltre che un libro nuovo di geografia, il lavoro del George appare un'analisi cli indub·bio, interesse sia sul piano dell'approfondimento delle singolarità con cui si prese:q.- tano nelle diverse parti della superficie terrestre temi e problemi che tradizionalmente vengono ridotti entro schemi semplicistici e meccanici, sia come introduzione a due tra le più rilevanti questioni che si pon.gono o,ggi ad una geografia che. voglia essere presente e -parte attiva nell'opera di co,struzione 103 Bibiiotecaginobianco

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