.. Franco Chiarenza - Ugo Leone quismo, di dispo·nibilità a tutte le suggestioni più approssimative ed inquietanti. Aria nuova, dunque, questa la sola soluzione. Strutture più efficienti per l'università, elim.inazione delle incrostazioni parassitarie, partecipazio·ne responsabile degli studenti all'ordinamento universitario. Aria nuova in tutte le strutture scolastiche, impegnando i giovani alle loro responsabilità, trasformando la scuola anche .in una scuola di democrazia, dove si impari non soltanto a farsi delle idee, .ma soprattutto a rispettare civilmente quelle degli altri. Se la nostra classe dirigente politica si dimostrerà capace di realizzare tutto questo, allora vedremo, soltanto allora, quanto resta della « contestazione globale»; finché questa co,ntestazione può coprirsi dietro insufficienze così macrosco,piche, sarà sempre difficile capire quanti di quelli che si agitano lo fanno per Guevara e per Marcuse e quanti solo perché sono· stanchi di uno Stato che no,n funziona. Se io fossi ancora all'università, sarei istintivamente da quella parte, t•ra quelli che protestano. FRANCO CHIARENZA Il nuovo aeroporto di Napoli Abbiamo già altre volte messo in luce le particolari smagliature che presenta nel Mezzogiorno la rete aeroportuale italiana, sia per la carenza di scali, · sia per l'inadeguatezza di quelli esistenti: due aeroporti ogni 10.000 kmq nelle regioni meridionali, sei in quelle centro-settentrionali; 1,5 aeroporti per ogni milione di abitanti nelle regioni meridionali, tre in qt1elle centro--settentrionali. In Camp·ania, in particolare, gli aeroporti sono tre: Pontecagnano, Capua e Capodichino; ma quest'ultimo, è l'unico aperto all'aviazione civile ed è un , aeroporto vecchio e, con un'unica pista di soli 2.200 metri, assolutamente inadeguato alle mutate esigenze del moderno t•raffico aereo. Sorto, anteriormente alla seco,nda guerra mondiale, sulla spianata adiacente alla collina di Poggioreale, e limitato da ostacoli naturali quali i monti irpini, il Vesuvio e i Camaldoli, oltre che artificiali, quali gli abitati di Secondigliano e San Pietro a Patierno-, Capodichino è anche uno degli aero 1 porti più pericolosi d'Italia. L'articolo 715 bis del Codice della navigazio,ne prescrive, per gli aeroporti civili aperti al traffico strumentale e notturno, come Capodichino, che « nelle direzioni di atterraggio, alla distanza di 300 metri dal perimetro dell'aeroporto non -,possano essere costituiti ostacoli la cui altezza · superi di 6 metri il livello medio dell'aero,porto. Tale limite può essere superato di un metro ogni 50 metri di distanza, a condizione che l'ostacolo non oltrepassi i 45 metri sul livello medio dell'aeroporto; nello spazio compreso tra il. terzo e il quindicesimo kml, il limite di 45 metri può essere superato di un metro ogni 40 di distanza». Per l'aeroporto di Capodichino, le condizioni orografiche e l'esistenza di edifici non co,nsentono lungo il piano di decollo e di atterraggio l'osservanza 56 Bibiiotecaginobianco
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