OPINIONI E DISSENSI Per una gestione democratica del potere di Claudio C. Corduas Gli ~vvenimenti politici francesi e quelli recenti cecoslovacchi hanno proposto drammaticamente all'attenzione dell'opinione pubblica europea quei motivi che li hanno determinati: riassumibili nell'esigenza di una gestione democratica del potere a tutti i livelli. In questa opinior1e pubblh.-:a, pertanto, sri va facendo strada la convinzione che due fondamentali esperienze storiche - collettivista e capitalista - chiudano in netto passivo il loro bilancio di maturità democratica. Un tale stato d'animo, se provoca una mera critica, può lasciare aperta la porta ai contraccolpi reazionari, al qualunquismo, al risorgere dei ,nazionalismi. Mai come in questo momento si avverte, quindi, l'esigenza di approfondire i nuovi obiettivi della lotta democratica, affinché il sano sdegno successivo alle recenti prese di coscienza non vada disperso nella sfiducia. Mai come in questo momento, perciò, è grande la responsabilità della classe politica in genere e della sinistra democratica in particolare; è da quest'ultima, infatti, che ci si deve lo,gicamente attendere una risposta adeguata alle nuove istanze civili. Finora, nella coscienza comune, democrazia è stata soprattutto sinonimo di eredità storiche: suffragio universale, diritto al lavoro ed a1 ltre conquiste che oggi si rivelano insufficienti, da sole, a risolvere il problema dell'alienazione dell'uomo moderno da quella struttura economica e da quel potere po,litico che egli stesso, esercitando i suoi diritti, contribuisce a sostenere. Sarebbe dunque compito della sinistra democratica chiarire il senso politico delle connessioni tra una democrazia vitale e la gestione diretta del potere. Queste co,nnessioni ,le hanno capite gli studenti, le ha,nno, capite molti economisti e sociologi, più confusam·ente le avverte la classe operaia, ma non le ha comprese ancora quella classe politica e sindacale che dovrebbe dare alle nuove aspirazioni una veste organica, adeguata alla realtà in cui viviamo. È contrastato, ma chiaro che gli stude~ti voglio,no controllare la ge1 stione amministrativa e culturale dell'Università; e in Italia, tranne il 93 Bibiiotecag inobianco
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