Nord e Sud - anno XV - n. 106 - ottobre 1968

La Sardegna è un'isola nisteriale. Ma ci sia consentito solo un rilievo precjso e documentato: quello sulle cosidette addizionali tariffarie. Al di fuori delle provvidenze obbligatorie di legge (assicurazioni sociali INAM - assegni fan1iliari - assicurazioni malattie - assicurazioni infortuni - ENAOLI - GESCAL) le addizioriali zariffarie hanno carattere volontario e la loro istituzione, variazione e utilizzazione dovrebbero essere subordinate all'assenso degli utenti, da manifestarsi in seno ai singoli organi collegiali. Da anni - in consessi qualificati, in convegni, sulla sta1npa - si è insistentemente rilevato che il prelievo di tali addizio·nali avviene sulla base di semplici circolari ministeriali, e ciò in evidente contrasto con l'art. 23 della Costituzione, secondo il quale nessuna prestazione patromo-niale può essere imposta obbligatoriamente al cittadino, se non in base ad una legge. Da anni si rileva che il gettito e la gestione di queste addizionali tariffarie risultano accentrati al Ministero della Marina Mercantile, senza validi controlli. La recente legge 22 marzo 1967, n. 161, si è limitata a disporre l'afflusso ad un unico fondo (denominato « Fondo di assistenza s_ociale lavoratori portuali ») delle somme precedentemente versate dalle « Compagnie » e dai gruppi portuali ai precedentj singoli fondi, ma ha tralasciato di conferire un preliminare ed indispensabile titolo legale a questi versamenti. Così si ha un'addizionale tariffaria per « gratifica speciale » che incide sul costo delle operazioni per il 19 % ; una addizionale per assistenza economica che incide per l' 1 % ; una addizionale per cassa malattia che incide per 1'8,08%. Inoltre un'addizionale per contributi previdenziali che a Cagliari è del 22,21 per certto ed una addizionale spese generali che è del 18 % . Ebbene, questi fondi - raccolti, come già detto, senza una legge, e perciò arbitrariamente - finiscono ancora in un calderone romano dove vengono smistati in vari libretti di banca, così suddivisi: per il fondo assistenza economica, tre libretti di banca intestati al Ministero (cioè praticamente lasciati alla discrezionalità dei funzionari ministeriali) e due alla FILP-CGIL; per il fondo gratifica speciale, due libretti intestati al Ministero; per il fo,ndo co,ntributi previdenziali e assistenziali, tre libretti intestati al Ministero; per la Cassa mutua malattia, quattro libretti, tutti intestati alla FILP-CGIL. Al 1965, risultava accantonata, su que~ti 14 libretti, una somma su1 periore ai 10 miliardi di lire; mentre risultava che la sola amministra75 Bibiiotecaginobianco

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