Nord e Sud - anno XV - n. 106 - ottobre 1968

Enrico Musatti - Enzo Pace mediterranei, tendenzialn1ente amici, ma che potrebbero• non rimanere indifferenti alle lusinghe e alle minacce sovietiche. Johnson è un sovrano assoluto che resterà in carica fino alla fine di gennaio, cioè per quasi quattro mesi do,po le eleziopi. È un uomo permaloso e carico di risentimenti. Dio non voglia che, pur di- r1011riconoscere i suoi torti e di dimostrare di essere stato un buon Presi,dente, non condizioni irrimediabilmente la politica del suo successo-re. Tutti i suoi erro,ri gli sarebbero perdonati se prima delle elezioni desse modo all'America e a H1.1mp·hrey di ritrovare le loro vocazione democratica e liberale. ENRICO MUSATTI Turismo a Napoli Al calare della stagione il tema del turismo è 11ito,rnato all1a ribalta delle cronache napoletane per essere anco,ra una volta oggetto di stanca e superficiale attenzione. Assenti dal dib,attito i maggiori respornsab1ili della politica turistica, il tema è andato in pasto a qualche albergatore sconitento dei suoi soarsi guadagni ed ammi,rato dell'ordine stab,ilito dai co,lonnelli greci (s'intende in materia di sgravi fiscali e di contenimento dei salari!), di qualche commerciante zelante difensore dell'o,nore ·di categoria, di qualche pseudo ..e.c~ nomista improvvisato amante della lira turistica e, dulcis in fundo, di qualche uo,mo p0Li 1tico DC che sembra aver d_ato1 tutto il suo contributo personale di esperienza turistica individuale acquisita nei suoi vi,aggi privati. Non so se v'è stato anche il naturaile richia,mo alla sporcizia di Napoli che tiene lo,ntani i forestieri, ma comunque è sicuro che l'argomento, sfuggito alla penna, è stato ben presente, se non ad-dirittura scontato nel dibattito. Tutto qui! A11cora una vo,lta Napo,li ha peridL1to una b1 uona ocoasione per riflettere sui suoi p,ro,blemJ e lo stesso. gioimale che si era fatto p·atrocinatore ,di una lodevole iniziativ•a ha finito per ,restiare condizionato dal superficialismo dei suoi improvvisati interlocutori, se è vero che, qt1asi a chiusa del disco,rso, ha dodovuto limitarsi a lanciare lo slogan « un giorno di più a Napo1li »! slogan, s'intende, suffragato da dati statistici inop·pugnabili che indicano in due soli giorni la permanenza media del forestiero a Nap·oli. Se I'invito sarà ,accettato, dunque, p·as:Seremo da due a tre g1o,mi e potremo diirci tutti contenti, salvo a ripetere lo slogalll nei p1 rossimi anni aumentato di un giorno·. Il tem,a però è p,iù serio di quanto è potuto ap1parire al napo1letano medio dalla piccola disputa che ci hanno recato. in casa i primi segni dell'autunno. Ed è serio, a mio avviso, in pri,mo luogo perché è tempo o,rmai di mettere termin~ a quel pressapochismo che, purtroppo,, aleggia co,me cappa malefica su tutti i maggio 1 ri p,roblemi napoletani e su quelli tu,riistioi in particolare. È tempo ormai di ·smetterla di piensia,re a Nap·oli come ad un ameno luo,go di villeggiatura fatto di canzoni e p,anorama. Una città di cirèa due mjlio,ni di 64 Bibiiotecaginobianco

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