Pasquale Satalino Scure acque di Puglia Ot1el che più mi l1a sorpreso, mentre parlavo qualche tempo fa con un mio a1nico che vive da due anni in Finlandia, ~ il fatto cl1e ancl1e laggiù uno dei problemi piì1 avvertiti e più urgenti è quello dell'approvvigionamento idrico. Non è che l'acqua manchi: ci sono qualcosa co,me cinquemila laghi, sparsi per tutto il paese, piove certamente più che da noi, e le foreste co.nciliano l'imbrigliamento ,di fiumi e torrenti. Il problema della Finlandia è quello dell'inqt1inamento ·delle acque di fiume e di lago, provocato dagli scarichi industriali e particolarmente dalle industrie che lavorano la cellulosa. Al lungo elenco dei paesi nei quali si discute della scarsità d'acqua dobbiamo aggiungere dunque anche la regione finlandese, in,sieme agli Stati Uniti, ai Paesi arabi, all'Europa. E ci sono vaste zone - a cominciare dal nostro Mezzogiorno - in cui l'acqua è razionata e si scoraggia l'insediamento di impianti industriali che abbiano necessità di grandi quantità di acqua potabile. A dire il vero, qui da noi la questione è tuttora confusa, per via della ormai consolidata consuetudine che vuole la classe ·politica sempre pronta a nascondere la realtà e ad improvvisare rimedi e soluzioni che poi non si traducono - anche perché spesso non possono tecnicamente tradursi - in realtà. E allora c'è ancora chi dice che l'acqua c'è e si tratta soltanto di saperla sfruttare al n1assimo, mentre c'è chi sostiene che ormai non c'è altro da fare che ap,profondire gli studi sulla dissalazione. Dietro• ciascuna posizione si celano indub,biamente riserve mentali, gelosie di casta e tutto quel che di penoso la classe dirigente meridionale si porta dietro da secoli, in barba a tutti i mutamenti di regime politico ed istituzionale. Ma non tiriamo a lungo su questa strada, eh~ ben altro· spazio richiederebbe, e torniamo all'acqua, problema mo1 ndiale, sul quale anche il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa l1a voluto richiamare l'attenzio·nc dell'opinione pub•blica, e di cui Ugo Leone si è occupato sul precedente nun1ero di questa rivista, a proposito della « Carta et1ropea dell'acqua ». Molto opportunamente, sull'ultimo numero di « Nel Mese», una interessante rivista che pubblicano alcuni giovani baresi, Giorgio Nebbia, titolare della cattedra di merc~ologia all'università del capolt1ogo pt1gliese, auspicava che a q11esta Carta si dia la maggior diffusio·ne possibile. Semb,ra incred_ibile - e lo è soprattutto in una regione particolarmente asset:ata, come la Puglia - che principi elementari come quelli co,ntenuti nella « Carta» vengano tragicamente elusi dalla sregolata condotta di quanti, a tutti i livelli, dovrebbero invece preoccuparsi gravemente della salvaguardia delle risorse idriche e del loro accrescimento, tanto per usare l'espressione. contenuta nel documento europeo. Accrescimento: significa, tra l'altro, guardare con molto interesse agli impianti per la dissalazione. E invece c'è ancora chi discett~ con sufficienza su questo argomento, irri,dendo a quegli illusi che pretendono di cavar ac58 Bibiiotecaginobianco
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