Nord e Sud - anno XV - n. 106 - ottobre 1968

Note della Redazione per ora a sondaggi in corso. Circa l'attendibilità di tali informazioni non possiamo fornire assicurazioni; ma a noi sono sembrate attendibili. D'altra parte, uno stabilimento che produca accessori per una fabbrica di automobili richiede per la sua messa a punto certamente me1JOtempo di quanto non ne richieda la messa a punto dello stesso stabilimento automobilistico. Questo può spiegare perché finora non si sia visto venire nessuno, n1entre si parla di sondaggi in corso da parte di tanti che sarebbero disposti a « scendere » nel Mezzogiorno. Attendiamo allora, vigilanti. Ed auguriamoci pure che al più presto si senta parlare, oltre che di coloro che sarebbero disposti a «scendere» nel Mezzogiorno, anche di quanti, nel Mezzogiorno, sarebbero disposti a prendere congrue iniziative per concorrere alle subforniture dell'Alfa-Sud. Per questo anche abbiamo voluto tracciare questo, sia pur sommario e ancora insoddisfacente, promemoria per gli imprenditori. • • . preoccupazioni da dissipare Nel raccogliere le informazioni riferite nella nota precedente ci è pure capitato di raccogliere voci, non sappiamo quanto fondate o tendenziose, circa un relativo e progressivo disimpegno dell'Alfa Romeo dai programmi di impegno meridionalistico enunciati con vigore e con passione l'anno scorso. Siamo nel canipo dei « si dice »: ma questi « si dice » sollevano comunque problemi rilevanti,· e ognuno di essi, qualora fosse smentito dai fatti, come ci auguriamo, darebbe un'indicazione della misura con la quale l'Alfa si accinge a risolvere quei problemi in senso meridionalistico. Per esempio: saranno costruite o no nel Mezzogiorno officine per forgia e fonderia? dove sarà prodotto il materiale fucinato? per le fusioni ci si servirà delle Fonderie Ansaldo di Genova (lo « si dice », appunto) o si ,troverà una soluzione nel Mezzogiorno? Qui non siamo nel cam.po delle attività indotte. Qui si tratta di accertare fino a che punto l'Alfa-Sud sarà soltanto uno stabilimento di montaggio e fino a che punto sarà anche e soprattutto un'« industria motrice». Se motore, cambio, differenziale ecc. della media cilindrata che si vuol costruire a Pomigliano dovessero venire dal Nord, a Napoli e alla Campania resterebbe la « soddisfazione » di assemblare le la1niere e montare le vetture: il progetto dell'Alfa-Sud risulterebbe di molto ridime11sionato, troppe attese sarebbero deluse, gli argornenti meridionalistici cui si è fatto ricorso per far approvare dal CIPE la decisione dell'IRI avrebbero avuto soltanto una funzione di alibi per ottenere via libera ad un'operazione aziendale di ingrandimento delle dimensioni. Quindi - voglian10 ritenere - così non può essere e questi « si dice» sono tendenziosi. In ogni caso, poi, va detto che il progetto dell'Alfa-Sud sarebbe del tutto svalutato dal punto di vista tecnologico qualora si dovesse ridurre alla lavorazione delle lamiere ed al montaggio finale. Sono le officine per lavorazioni meccaniche quelle a più alto « contenuto tecnologico»: qualora, per esempio, 50 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==