Nord e Sud - anno XV - n. 106 - ottobre 1968

Antonio Ghirelli situazio11e particolarissima di Cuba ed in ge11ere di tutta l'America Latina, ricattata dalla diplomazia sovietica ed ignobilmente sfruttata dalle Uniteci Fruits e grt1ppi del ge11ere america11i. Ma in quale maniera un partito comunista come quello italiano, dopo aver accettato le istanze fondamentali della « democrazia socialista » ed aver ribadito la propria ostilità alla politica dei blocchi, può avallare con la sua solidarietà « rivoluzionaria » il bellicoso e delirante estren1ismo della fazjone « anti-in1perialista »? E fino a che punto il nostro paese, con le sue tradizioni e le sue particolari caratteristiche sociali ed economiche, pt1ò rischiare di lasciarsi coinvolgere in una politica interna ed estera di avve11tura cl1e 110ntrova riscontro nelle esige11ze di un energico piano di riforme n1ira11te a cancellare gli squilibri e le ingiustizie tra i ,,ari ceti e le varie zone del territorio nazionale, senza compromettere le libertà costituzionali? Queste sono le domande che tutti i democratici hanno il diritto di rivolgere al gruppo dirige11te del Partito comunista, 11elmomento stesso in cui gli danno atto della vitàlità, serietà e duttilità con cui si è mosso e si muove nel concerto dei partiti. Sono domande serie, dalla cui risposta dipende l'avvenire di « militanti, operai e lavoratori » di tutto il paese. ANTONIO GHIRELLI 40 Bibiiotecaginobianco

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