Il PCI: nuovi sviluppi e vecchie contraddizioni mer10 verbalmente (1na la prassi agitatoria del Partito dimostra che non si tratta soltanto di parole), su posizioni che contraddicono quella linea, secondo l'interpretazione che ne dà il più significativo, il più coraggioso ed il più coerente dei suoi esponenti, il comandante Fidel Castro. Nel discorso pro11unciato a Cuba il 23 agosto 1968, « per analizzare gli avve11imenti di Cecoslovacchia», dopo aver difeso a spada tratta l'intervento armato sovietico con1e il solo rimedio possibile per soffocare la controrivoluzione, Castro d.ichiara senza perifrasi: « noi accettia1no l'amara necessità che ha reso necessario l'impiego di queste forze in Cecoslovacchia, noi non condanniamo i paesi socialisti che hanno preso questa decisione. ·Ma noi, come rivoluzionari e partendo da posizior1i di principio, abbiamo il diritto di esigere cl1e si prenda u11a posizione conseguente in tutte le altre questioni che toccano il movimento rivoluzionario ne] mondo ». E qt1esta posizione conseguente, secondo Castro, consiste nel rinnegamento della coesistenza pacifica in linea di principio e di fatto. « Il nostro popolo », l1a detto Castro, « sa qual'è stata la posizione della delegazione cubana di fronte a questo famoso trattato di non proliferazione nucleare, che eqt1ivaleva alla cessione permanente del monopolio delle armi nucleari alle grandi potenze ». La posizione di Cuba, 11ella fattispecie, è qt1ella del governo di Bonn; e poco importa che la determi11ino n1otivi radicalmente di,,ersi. Cuba approva l'invasione della Cecoslo,,acchia, ma ad un patto: « noi chiedian10: saranno inviate anche in Vietnam divisioni del Patto di Varsavia, se gli imperialisti americani i11crementeranno la loro aggressione contro questo paese? ... si manderanno le divisioni del Patto di Varsavia nella Repubblica Democratica di Corea, se gli imperialisti americani attaccheran110 questo paese? ». Castro sogna t1n im1nenso incendio universale nel quale sommergere la sua angoscia per la vicinanza dell'America. Egli non ammette trattative, 110n concepisce compromessi, non tollera mezzi termini: « il governo rivoluzionario ir1 nessun mome11to ha manifestato il 1ninimo interesse a migliorare le sue relazioni con il governo imperialista degli Stati Uniti. Non lo l1a manifestato, né lo ma11ifesterà, non darà nessuna importanza, 11é esprimerà in maniera diretta o indiretta, tacita o esplicita, nessun ge11ere di consenso a discutere con questo governo ». Una sin1ile disperata irresponsabilità, che nasconde a sua volta un evidentissimo complesso di inferiorit~ e di paura, una condizione , e11demica di insicurezza, può trovare le sue giustificazioni nella 39 Bibliotecaginobianco
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