Antonio Ghirelli « democrazia socialista » attraverso la git1stificazione storica e politica dell'appoggio fornito sin dal gennaio 1968 alla nuova direzione cecoslovacca. I suoi esponenti, sostiene l'on. Longo, « hanno sempre affermato, anche con atti pt1bblici e solenni, che 'il nuovo corso si proponeva di attuare un rinnovamento democratico della società socialista, di realizzare uno sviluppo pieno della democrazia socialista, e ciò non già per mettere in discussione i fondamenti e la natura socialista della società e dello Stato ma, al contrario, per realizzare pienamente, consolidare e sviluppare il socialismo in Cecoslovacchia ». La linea di Dubcek era ed è sostenibile anche dal punto di vista della « funzione dirigente » del Partito, che è poi « il punto sopra il quale si sono avt1te le più profonde divergenze e i più gravi contrasti » tra sovietici e cecoslovacchi (in queste parole c'è - indirettamente - la motivazione sostanziale dell'intervento armato). I cecoslovacchi, « dopo l'avvio del nuovo corso, hanno seguito una linea tendente ad affermare e realizzare la funzione dirigente del Partito, la quale escludesse ritorni a metodi autoritari, burocratici, amministrativi, ma, al co11trario, concentrasse gli sforzi nello sviluppo della democrazia di partito, della democrazia operaia e popolare, nello sviluppo dei più ampi e profondi rapporti tra il Partito, la classe operaia, le masse popolari ». Il periodo, qt1i, risente anche in senso sintattico della prudenza e rigidezza caratteristiche dell'on. Lo11go, ma tutto somn1ato è estremamente chiaro. E per quelli dei suoi qualificati ascoltatori del Con1itato Centrale e della Commissione di Controllo che non avessero ben capito, il relatore sì premurò di aggiungere che, nonostante certi possibili « elementi di debolezza, di esitazione », nonostante le « tendenze e pressioni centrift1ghe, disgregatrici o liquidatrici, o attività ostili », la linea generale del PC cecoslovacco seguiva « un indirizzo giusto e positivo ». E quale fosse questo indirizzo, l'on. Longo, non senza qualche tetraggine oratoria di tipo staliniano, tornò a precisarlo . meglio quando disse: « questo indirizzo era volto a promuovere un pieno e profondo sviluppo della democrazia socialista e della democrazia di partito », cioè tutto il contrario della dittatura del proletariato e del centralismo democratico; « era volto a realizzare un'effettiva e sempre pi11 profonda unità del Partito, della classe operaia e del popolo - attraverso la partecipazione attiva e responsabile, attraverso l'iniziativa e un consenso operoso e co·nvinto del pit1 grande 11umero di militanti, di operai, di lavoratori » per la realizzazione del socialismo in patria e nel mondo. La linea Dubcek, insiste il segretario generale del P.C.r.,· era volta « ad 34 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==