Bruno Isabella 3. Un'industria petrolchimica integrata a monte ed a valle richiede u11 co,mplesso di impianti base capace di produrre aro,matici (benzolo, toluolo, etilbenzolo, ortoxilolo e paraxilolo ), olefin~ (etilene, propilene, butadiene), ammoniaca e, se usciamo· dall'a1nbito di un'interpretazione stretta1nente letterale della parola « petrolchimica », prodotti come cloro, soda ed acido solforico. L'i11tegrazione a monte di un tale complesso richiede un breve passo: la costruzione di una raffineria in grado di rifornire di « ligl1t naphtha », « virgin naphtha » ed idro,geno gli impianti aro·matici ed olefine. Per la produzione di am1noniaca la materia prima può essere fornita sia dalla raffineria che dagli impianti petrolchimici sotto forma di idrocarburi leggeri ed idrogeno, o-ppure dal solo gas naturale. Piuttosto che parlare di integrazione a monte dell'i11dustria petrolchimica, sarebbe più esatto, e non solo da un punto di vista storico, considerare il processo come avvenuto in senso inverso: è stata cioè l'industria petrolifera che si è integrata a valle creando società la cui attività si concentra nel settore petrolchi1nico. L'accesso alle 1naterie prime a basso costo è appunto uno dei fattori del successo delle industrie sorte e sviluppatesi in base a tale strategia; ma un peso enorme ha avuto anche l'esistenza di grandi organizzazioni per la ricerca e lo sviluppo e per il « marketing ». Queste strutture organizzative, come parte integrante dell'industria petrolifera, hanno operato in campi della scienza e della tecnica confinanti con le nuove aree di interesse e, pertanto, hanno potuto dare alla nuova industria un contributo di enorme valore. Per contrastare l'espansio11e dell'industria petrolifera, a valle dei suoi confini iniziali, numerose industrie chimiche tradizionali sono entrate nel campo della raffinazione operando sia da sole sia in « joint venture » con industrie petrolifere. È in tale momento che il processo di integrazione a monte assume consiste11za notevole, anche se finora, in generale, non è andato oltre lo stadio della raffinazione. La gamma di prodotti uscenti dalle industrie di base consente la fabbricazione di un vasto numero di prodotti intermedi. Nel successivo stadio dell'integrazio11e verticale si passa dai prodotti intermedi a quelli semi-finiti e firuiti. Si potrebbe, infine, fare una lunghissima lista di prodotti destinati al co11sumatore finale, dopo aver subito le opportune trasformazioni da. parte dell'industria manifatturiera. Ma a noi preme porre in rilievo no11 tanto la vastità della ga1nma dei prodotti finali cui è possibile giungere, spesso superando due soli gradini della se.ala del processo di integrazione, quanto le difficoltà e la dimensione considerevole dei 118 Bibiiotecaginobianco
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