.. Recensioni Lo stesso dicasi per la 167 (la legge del 18 aprile 1962) che pure si ispira a due criteri innovatori: l'acquisizione pubblica delle aree ad un prezzo inferiore a quello di mercato e la esecuzione coordinata ed appositamente finanziata delle urbanizzazioni, sempre a cura dell'ente pubblico: ma la mancanza di adeguati finanziamenti paralizza o·gni tentativo di pianificazione. In Italia dunque i protagonisti della pianificazione sono da un lato 11n operatore pubblico indebolito dalle carenze legislative e dalle contraddizioni interne, dall'altro lato un operatore privato avido, privo di lungimiranza e specialmente di spirito imprenditoriale. Come hanno confer1nato, nel caso della legge urbanistica-ponte dell'agosto del 1967, le difficoltà inco11trate per varare le norme di attuazione relative agli standards ai quali dovranno uniformarsi i f1:1turi piani regolatori: i funzionari incaricati di redigere gli standards, infatti, si sono trovati di fronte all'ostilità dei rappresentanti dei costruttori e dei comuni: gli uni preocc11pati dell'a11mento dei costi delle aree e della diminuzione della redditività dei terreni posseduti, gli altri preoccupati per i più elevati costi delle infrastrutture necessarie. Pur dovendosi necessariamente limitare ad accennare brevemente a quelli che sono i temi fo,ndamentali ,del problema urbanistico in Italia, e senza quindi esaurire l'argomento, ci sembra che proprio un libro come quello di Campos Venuti permetta di fare un bilancio dell'evoluzione della di1sciplina urbanistica in questi ultimi venti anni. E nonostante che l'urbanistica italiana sia appena uscita da una sco,nfitta, sul piano legislativo, questo bilancio non è con1pletamente negativo, come dimostrano sia l'approfon.dimento teorico della disciplina, sia l'interesse che la pubblica opinione ha dimostrato nel corso dei recenti dibattiti. Nonostante l'amare scon,fitta, non è questo dunque il momento per disarmare. Anzi, oggi più che mai, è necessario « amministrare l't1rbanistica » in tutte le sue manifestazio,ni, sia app,rofondendo i suoi 1nolteplici temi, sia creando dei nuovi contatti con altre discipline, sia interessando strati sempre più ampi ,della pubblica opinione, in modo che non so1o le persone più qualificate, ma anche l'uomo della strada si ponga il problema di co1ne intervenire nello sviluppo dei processi urbanistici. SARA ESPOSITO Autoanalisi in libreria « Lavoro in una libreria seminascosta fra le strade intorno alla Fontana di Trevi, abbastanza defilata dai grossi canali del traffico perché la sua attività non sia intensa, anzi conservi ampie zone di silenzio ». Così esordisce 1 il protagonista· de Il segno sulla mano (Ceschina, •PP· 159, L. 1700), di Fausto 113 Bibiiotecaginobianco
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