Nord e Sud - anno XV - n. 105 - settembre 1968

Claudio Alhaique 2) Dal punto di vista più specifico delle agevolazioni finanziarie, e soprattutto degli interventi infrastrutturali, la « contrattazio·ne programmata » consentirebbe di tenere con gli operatori un discorso più chiaro di quello fatto sinora, e di dirigerli ìmplicitamente verso le localizzazioni degli insediamenti pii.1 interessanti dal punto di vista della politica dello sviluppo meridionale, e verso iniziative capaci di assicurare quella visione integrata del fenomeno turistico moderno, che è purtroppo, mancata in tanti casi; il clìe è stato all'origine dell'insuccesso o delle non lievi difficoltà in cui si dibattono realizzazioni, anche ardite e meritevoli di ogni considerazione, effettuate negli ultimi anni. Se nel settore dell'industria si è dovuto constatare come la prevista « concentrazione » degli insediamenti nelle aree industriali si sia andata diluendo nella polverizzazione delle Aree e dei Nuclei (e da questo punto di vista la « contrattazione progran1mata » e la documentazione all'uopo predisposta circa la situazione infrastrutturale effettiva e prevista nelle singole zone può essere anche valutata come un tentativo di riprendere il discorso sulla concentrazione, parzialmente interrotto attraverso la polverizzazione suddetta), nel settore del turismo la molteplicità dei comprensori e, più ancora, la loro vastità, rischiano egualmente di compromettere la possibilità di una concentrazione degli interventi, sia infrastrutturali che finanziari, che è invece, pensiamo, indispensabile per evitare guai peggiori. Con l'aggravante che per le iniziative turistiche la localizzazione in un dato punto e su un dato terreno è probabilmente assai più determinante che per il settore ind11striale, dove le possibilità alternative s0110 quasi sempre più numero 1se. Si può aggiungere che l'adozione della «· contrattazione programmata » nel settore turistico dovrebbe essere inoltre assai più facile, praticamente, che in quello industriale, dato il numero infinitamente più ristretto dei gruppi interessati. Avrebbe viceversa un peso assai più elevato, percentualmente, il complesso delle trattative con i gruppi stranieri cui la contrattazione potrebbe, pensiamo, essere estesa senza eccessive difficoltà. Si potrebbe infine ricordare che un annuncio ufficiale di una direttiva come quella auspicata, con un consistente appoggio della stampa e degli altri mezzi di informazioine, e un'adeguata propaganda anche al ... l'estero, non dovrebbe mancare di suscitare un rinnovato interesse per lo sviluppo turistico del Mezzogiorno e soprattutto delle zone « nuove» che· più interessa lanciare. È chiaro che, di contro, l'adozione della direttiva in parola richiede una forte dose di coraggio da parte degli ambienti responsabili. Non mancherebbero, infatti, di fronte ad una tendenza alla contrattazione, • 94 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==