I Argomenti queste spiacevoli e i1nbarazzanti situazioni.? Mi riservo di avanzare qualche modesto suggerimento nelle pagine seguenti, dopo aver brevemente esan1inato il secondo punto fra quelli accennati all'inizio. E cioè, la politica selettiva delle infrastrutture e delle iniziative turistiche da agevolare. È noto che le disponibilità della Cassa da dedicare alle agevolazioni nel settore turistico sono tutt'altro che abbondanti. Senza voler per questo criticare l'importanza dello sforzo compiuto per le agevolazioni finanziarie ad altri settori economici nel Mezzogiorno, si deve riconoscere che, in sede responsabile, governativa, l'importanza che, nel quadro più generale dello sviluppo del Mezzogiorno, poteva rivestire il settore turistico è stata nettamente sottovalutata. Gli ormai famosi 107 miliardi destinati dalla Cassa al turismo, se si sono dimostrati derisori per la parte relativa alle infrastrutture, sono stati giudicati assolutamente insufficienti per la parte (circa la metà) destinata ai cosiddetti « incentivi indiretti », e cioè ai finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a beneficio degli operatori turistici. Tale manifesta insufficienza è stata in pratica aggravata per lo meno da tre fattori: a) - il fatto che, al momento del « rilancio » della Cassa dopo la legge n. 717, i finanziamenti alle imprese nel settore turistico erano rimasti fermi per circa tre anni appunto per mancanza di fondi; con la conseguenza che si erano accumulate sui tavoli degli uffici della Cassa stessa domande per molte centinaia di miliardi che, appena ottenute le sia pur modeste disponibilità, ci si è affrettati a cercar di smaltire. Naturalmente - anche tenendo conto della « morte naturale », nel tempo, di alcune di queste domande, e della rigorosa selezione operata dagli Istituti bancari in sede di istruttoria finanziaria (si è calcolato che in media non più del 40% delle richieste supera l'istruttoria), di richieste ne son rimaste sempre troppe per i modesti importi a disposizione; b) - l'ampiezza. territoriale dei comprensori turistici riconosciuti, che è stata inevitabilmente e involontariamente equivalente ad un incoraggiamento indiretto alla « dispersione » delle iniziative turistiche. È bensì vero che, ad esempio, finanziamenti e contributi agli operatori possono venir erogati anche al di fuori dei comprensori, la cui impor- . tanza è stata quindi piuttosto svalutata. Ma anzitutto le perventuali di finanziamento e di contributo sono più elevate per le iniziative che vanno a insediarsi entro i comprensori; e, in secondo luogo, la realizzazione di infrastrutture a beneficio dello sviluppo del turismo è prevista (giustamente) solo entro i comprensori. Ed è questa, in sostanza, 87 Biblioteca Gino Bianco •
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