I canali della rivolta nell'Europa orientale Fin dal XIX seco,Io i contadini godevano di forme di rappresentanza politica che davano loro, non soltanto una coscienza di classe ma anche una coscienza delle loro potenzialità politiche. :Gli avvenimenti succedutisi a partire dal 1948 non hanno fatto che accentuare questi due elementi. L'arma di cui dispongono i contadini - la più efficace di cui possa disporre un gruppo, ad eccezione di quelle che si trovano nelle mani dell'esercito e della polizia segreta - è il rifiuto di partecipare al processo di produzione. Fino ad oggi la gente delle campagne ha trovato un valido appoggio anche nell'esercito. Un altro alleato è la Chiesa. In Polonia, in particolare, la Chiesa cattolica trae il suo prestigio e la sua forza dall'appoggio delle masse contadine. 2) Gli operai. - Come abbiamo visto, l'opposizione operaia si è espressa in passato e può esprimersi nel futuro· attraverso i sindacati. Più spesso però, a causa della loro debolezza, tende ad esprimersi spontaneamente. Così è avvenuto a Plzen e a Berlino nel 1953 e a Poznan, a Varsavia e a Budapest nel 1956. In quelle occasioni gli operai sono stati gli interpreti non soltanto di determinate esigenze economiche, ma anche delle rivendicazioni politiche e nazionali dell'intero paese, come indica abbastanza chiaramente lo slogan di Poznan - « Pane e Libertà ». Il sistema jugoslavo, con i suoi consigli di fabbrica, ha saputo evitare in una certa misura i rischi insiti in ogni situazione di crisi di cui sia protagonista la classe operaia. Negli altri paesi, soprattutto in Po-- Ionia, nella Repubblica democratica tedesca e in Ungheria, i consigli istituiti nel 1956 non hanno saputo soddisfare gli operai. In Polonia, nel dicembre 1958, i Consigli sono stati trasformati in organi puramente consultivi sotto la direzione ed il controllo del partito. 3) L'élite post-rivoluzionaria. - L'élite post-rivoluzionaria è un gruppo di forll?-azione recente. Il st10 migliore rappresentante è il cecloslovacco Ota Sik. Fanno parte di questo gruppo tutti co1oro che beneficiano di posizioni relativamente elevate in seno al governo e che spesso non sono membri del partito. Politicamente non sono uniti né fanno parte di una classe che sia cosciente di esserlo. Ma in periodo di crisi - e i recenti avvenimenti cecoslovacchi lo hanno dimostrato - questi « esperti» o « tecnocrati» non hanno esitato un i,stante a schierarsi dalla parte della fazione liberale-progressista del partito. Ma questo non è che l'inizio. « La pressione esercitata dalle élites - scrive Ionescu - là do·ve esistono, si esercita naturalmente e istintivamente in direzione della istituz{onalizzazione; per preservare la loro creatività e per raggiungere quella efficacia che rende tanto ricercati i loro servizi, esse hanno bisogno di ordirie istituzionale e di libertà istitzizionale. L'intellighenzia ... è una delle principali forze che fanno pressione per una certa istituzio74 Biblioteca Gino Bianco
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