Nord e Sud - anno XV - n. 105 - settembre 1968

I canali della rivolta nell'Europa orientale nacciato costantemente e, a meno di non essere in grado di controllare tutti gli elementi della società e dello Stato, deve tenere conto delle rivendicazioni degli apparati secondari, per non costringerli ad assumere un atteggiamento di concorrenza. L'alternativa del controllo totale sulla so·cietà e sullo Stato è problematica. All'inizio l'ideologia può servire da copertura per una operazione del genere, ma poiché, col passare del tempo, si è ridotta a giocare un ruolo di semplice giustificazio·ne di un potere ,totalitario (e repressivo), essa si è andata sempre più screditando·. È così che i diversi apparati ~he noi esamineremo sono riapparsi (per questo solo fatto sostituendosi in una certa misura all'ideologia) e si sono messi in posizione di concorrenza con il potere costituito. Dunque, una volta che la rivoluzione si è stabilizzata, una qualche forma di pluralismo all'interno dello Stato diventa inevitabile. Gli apparati che noi analizzeremo sono quelli che facendo concorrenza ai detentori del potere si fanno interpreti di questa esigenza. Da essi dipende - in un senso o nell'altro - la stabilità dello Stato. 1) L'esercito. - Se i detentori del potere hanno un concorrente naturale, questo è l'esercito. L'esercito possiede in proprio ciò che il potere deve procurarsi creando la polizia segreta, cioè i mezzi di coercizione sulla società. Fin'ora, però, nei paesi comunisti dell'Europa orientale l'esercito non è stato in grado di minacciare seriamente le posizioni di forza tenute dal potere civile. Nell'URSS il ruolo dell'esercito è sempre stato quello di servire da strumento nelle mani del partito. All'epoca della Rivoluzione di Ottobre era natu·rale che il suo ruolo fosse questo. Fu Stalin però che assicurò definitivamente il controllo dell'esercito da parte del partito e più tardi della polizia segreta; in primo luogo rimpiazzando Trozky con Voroscilov alla testa dell'Armata Rossa, e successivamente eliminando con le purghe del 1936 gli ufficiali che avevano fatto carriera durante la guerra civile ed in particolare Tukhacevski. L'eclissi dell'esercito ad opera della polizia segreta - l'esercito di Stalin - finì nel 1953 con la morte del dittatore e la liquidazione di Beria. Da allo·ra la polizia segreta ha smesso di esercitare il ruolo preponderante che aveva avuto all'epoca staliniana e l'esercito ha rioccupato il posto che gli spettava. Per un certo periodo ha anzi goduto di una posizione di vantaggio, dovuta al fatto che il maresciallo Zukov si era alleato con le forze « liberali» di Krusciov. Ma con la scomparsa di Zukov il partito ha ripreso interamente il controllo della situazione. Nelle democrazie popolari .il ruolo dell'esercito è stato ancora più 1 ridotto. Fin dall'inizio gli apparati militari delle singole nazioni furono rigidamente subordinati all'Armata Rossa e sottoposti allo stretto con69 Biblioteca Gino-Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==