... .. I Giornale a più voci o male una },aurea non la nega a nessuno, per asino che sia, purché paghi le tasse e dia ogni tanto tllll esame da 18, magari per dieci anni. Voglio dire che il processo •di maturazione e di «liberazione» del quale oggi vediamo i primi segni, non potrà non allargarsi ancoria co1 l passare degli anni, tanto p1iù che se le strutture universitarie e scolastiche in gen,era,le subiranno le trasformazioni richieste dagli studenti e dalla parite più ava,11zata dell'opinione pubblica, e che stimoleranno ulteriormente, se D·io vuole, la maturazione di personal,ità libere e responsabili. In questo ordine di idee non credo sia azzardat 1 a la p1rev,isione che gran parte delle ·p·olitiche e •delle « filosofie» correnti nelle aziende italia 1 ne sull'inserimento, sull'utilizzazione e sul·lo « sviluppo » dei giovani laureati dovranno essere ·sottoposte ad un attento esame critico ed al·le opportune revisioni, se vorremo evitare vasti fenomeni di frustrazione e di scontento, e lo spreco di molte i,ntel:ligenze. Ed allo stesso modo, su un piano più gen-erale, gran parte del discorso « Università-Industria » con·dotto negld. ultimi anni, dovrà essere r.iveduto alla luce di queste nuove realtà psico-sociologiche che affiorano, se ·non vorremo seguire clichés stereotipati e superati, e spesso improntati ad un generi 1 co e sciropposo ottim1ismo. Rip1 rendendo le mosse ,dagli interirogativi che mi ponevo all'inizio, mi sembra che le con1clusioni del ,discoriso - o meglio: le p,remesse di un nuovo discorso da cominciare - possano essere fissate nei seguenti punti: 1) Si ha ragione ·di cred·ere che, a pairtire ·da un futuro abbastanza vicino, l'attegg,iamento dei giovani laureati ch:e ent,reranno •nell'.indusitria, sarà notevolmente mutato :rispetto a quello attuale (caratterizzato per lo più da una tendenza alla sottomissione ed all'acquiescenza, o almeno all'integrazione, ·all,a sicurezza ed all·a carriera come obiettivi pr.incipal1i). Il mutamento riguarderà con ogni .probabil.ità i problemi della responsabilità, i poteri decisiona:li, le scelte, il livel,lo e l'autonom.ia 1 deg1i incarichi. Il nuovo atteggiamento riguarderà anche - è facile prevederlo - le attuali p·rocedure di selezione, sp·esso umilianti ed estenuan 1 ti, i lunghi e frust11ainti training iniziali, ecc. In altre parole: fin dall'in,izio, maggiore impegno recjproco, m-aggio·ri onelii, responsabilità ed autonomia - u1 na sfida -più vivace ed impegnativa che rappresenti un maggior stimolo ad un lavoro inteso non come una alienazione o una condailll1a, ma come uno scopo ed una esipressio1ne di vita. L'attuale movimento studentesco è un'a.vvisag:lia di questa tendenza e la riforma ·dell'università - orientata appunto verso una maggiore respo.nsabiliz- ~azione e spi1 nta all'autonomia ed alla critica nello studio, nelle scelte, nelle decisioni -, non potrà non essere un fattore di m·aturazione in tal senso del,le person·al1ità e dei caratter.i. Si rende conto i1 l mondo aziendale di q11esto problema che si troverà a . dover affrontare, e che con ogni probabilità sarà uno 1 dei temi fondamentali del.la società italiana negli anni '70? 2) È chraro che la lotta che i giovani con·ducono - e che il p1aese nelle grandi linee. condivide - per una riforma tén·dente a questi obiettivi (e che fatalmente porterà a risultati che co.munque avranno questa tendenza), sa63 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==