Gior11ale a più voci - « Avete provato a misurare l'indice di appiattimento e di afflosciamento della personalità e del ·carattere, dopo un certo numero di anni di condizionamento aziendale »? - Mi avevano chiesto « come si svolga in realtà la ,trafila di selezione». Ed alla mia risposta sui sette-otto, ta-lvolt1a di:eci collo1qui a livelli orescenti ai quali i candidati sono sottopo 1 sti, qualcuno degli stu1denti, con candore, ha domandato se forse questo non poteva essere un segno di mancanza di delega, quindi di responsabilizzazione e di fiduci,a, e se oiò non possa dare al candidato la sensazione, ancor prima ,di entrare in azienda, che anche dopo lunghi armi di sennizio, e magari in posizioni dirigenziali piuttosto elevate, egli non conterà in pratica nulla ·ai fini di un vero potere decisionale. - Se vi sono criteri di'Scrim.inatori nella formulazione dei giudizi di assunzione, sull,a base del voto di laurea, del1a provenienza regio,nale, delle idee politiche, ,del sesso. Sull'argomento la sensib,ilità dei giova•ni era molto viva. Anche se « discrimin,azioni » vere e proprie, dichiai:ia,te non ve ne sono·, essi danno per scontato che è assai improbabile, se no1 n impossibi,le, che una azienda -si decida ad assumere un laureato, anche ottimo, ma notoriamente comunista o « ci,nese » (ammesso che un « cinese» ... !). D'altra parte è difficile far loro comprendere come per ragioni b1urocratiche ed organizzative, mancanza di tempo, imposs.ibi,lità dti vedere tutti i laureati che escono dalle università, ecc., sia quasi fatale che un laureato con 85 finisca con l'avere assai meno prob 1 abJJità di esser visto (non tanto di essere assun,to) che non un 110. A1crme studentesse mi avevano chiesto quante laureate, :in quanto tali, abbiamo assunto negli ultima. anni (ed io avevo dovuto amm,ettere che ce n'erano state solo due o tre), e se non sia frustrante per una laureata la consapevolezza che, salvo rare eccezioni, la s1ituazione è ancora tale da non lasciar prevedere p·er una don•na posizioni di responsabilità oltre il medio livello, quando la massima aspirazione raggiungibi1le non s1ia di fare l,a segretari·a di un direttore p1 artendo da stenodattilografa. -- Un'altra do,manda è stata se, nell 1 a prospettiva dei vari livelli di lauree, previste dal riiordinameruto universitar.io, un impiegato che rii!esca a passare da un titolo i1 nferio·re ad uno superiore, avrà qualche possibilità di effettiva « pro·mozione », o se sarà sempre cons,iderato « il buon xy » della posizione di parten2:a ... Di fronte a sim1ili domande ho avuto la sensa.zJione che questi giovani avessero già capito - o almeno intuito - cose che noi oi ab1 b,iamo messo ann,i di esperienza, e talvolta di frust·razioni - quando le •abbi•amo capite. Sì, essi hanno :riispetto a noi il vantaggio di partire da una base culturale ed ideologica, da possibilità di orientamento, di scelte, di informamone, e quin·di di percezione, molto più ampie e quindi m1 igliori di quelle ,cli cui noi potevamo disporre dieci, quindici, venti anni fa, quando il p·ro1blema per molti era il posto, non quale posto. Quindi non mit,izziamo la loro facoltà di comprens.ione o qd intuizione: ma resta il dato di fatto che ora essi già sanrio queste cose. E bisogna tenerne conto. 61 BibliotecaGino Bia co
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==